È sotto l’occhio di tutti, vuoi per motivi personali, vuoi per quello che si legge sui giornali o si ascolta alla televisione, che esista una nuova classe di ricchi russi che hanno per così dire invaso l’occidente.
Dalle zone più popolari e più esclusive a quelle meno prestigiose, si manifestano con i loro modi di fare e con i loro atteggiamenti caratteristici.
Se siete interessati a capire quali siano le dinamiche che muovono questi personaggi, al perché di certi loro atteggiamenti ostentati, L’Olimpo di Putin è il libro che fa per voi.
Valerij Panjuskin è un bravissimo giornalista russo che in questo libro non vuole dirci come questa nuova generazione di oligarchi abbia preso il potere e i soldi, ma si sofferma e ci racconta come vivono, come si comportano, a quali regole non scritte devono e vogliono sottostare.
L’abilità narrativa si completa grazie all’assenza di un giudizio, ne morale ne politico, che rimane quindi relegato a chi legge, e si limita a descrivere e narrare tutta una serie di episodi che spiegano quello che viene definito il Gioco, le sue regole e i diversi ruoli che i protagonisti della vita vera possono ricoprire.
Terreno di gioco la Rublevka, il quartiere dove vive il gotha della politica russa, dove le strade vengono bloccate per ore perché il presidente deve passare, dove si possono trovare case da sogno ma impenetrabili perché circondate da altissimi muri e si vedono passare lussuosissime auto i cui passeggeri indossando abiti dal perfetto dress code.
Una vita passata a collezionare cimeli, che rappresentino autorità, supremazia, fama e che permettano la scalata di livello nella partita del potere.
Quando sono in Europa, i nuovi ricchi vogliono dare tanto nell’occhio perché devono dimostrare che hanno una vita in occidente, perché è una delle regole che il gioco impone loro.
Guardie del corpo altrimenti definite francobolli, tordi e fighi, lavoro, trendsetter, project, soldi e Soldi con la esse maiuscola, sono tutte pedine, oggetti, aspetti chiave di questo strano mondo che ha molte regole, alcune delle quali non devono mai essere violate, pena l’eliminazione dal gioco.
L’obiettivo finale è quello di ottenere i Soldi, che poi sono anche l’unico dio, di farli girare, per farne arrivare di altri, di difenderli, a ogni costo, ma rispettando sempre le regole del gioco, molto lontane da quelle che potremmo immaginare e che contraddistinguono la nostra vita e la nostra morale.
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