Quattro romanzi e un graphic novel. Sugli oltre 20 libri letti quest'anno (sì, lo so, sono troppo pochi: posso migliorare), questi sono quelli che mi sono rimasti davvero nel cuore. Il 2014 è stato l'anno della scoperta di Joan Didion, di cui avrei dovuto mettere in classifica ogni libro letto, dell'esordio di uno scrittore tradotto per Marsilio da quella che in breve tempo è diventata una delle mie scrittrici preferite - Claudia Durastanti - e che riguarda da vicino Bon Iver, del ritorno di fiamma con il mondo dei graphic novel, del ritorno di Donna Tartt e della triste consapevolezza di dover aspettare ancora anni prima di poter leggere nuovamente qualcosa di suo, e del primo libro di un ciclo che quando sarà terminato troverà spazio sullo scaffale a fianco a "La ricerca del tempo perduto". “
(...)3 DEMOCRACY, Joan Didion (Edizioni e/o, trad. Rossella Bernascone). Uscito trent'anni fa e pubblica ora in italiano da E/o, il quarto romanzo di Joan Didion è ancora più stupefacente degli altri. Amore e politica internazionale si uniscono in un libro spettacolare. I protagonisti sono l'affascinante Inez Victor, suo marito Harry Victor, politico americano in ascesa, e il misterioso Jack Lovett, forse un criminale forse una spia o forse entrambe le cose. La democrazia del titolo è quella americana degli anni Settanta, uscita malconcia dalla grande illusione, che ora la luce della realtà si mostra in tutta la sua incoerenza e fragilità. Realtà e finzione si mescolano, una realtà romanzata che la Didion, maestra del New Journalism, tiene insieme con il suo stile luminoso e al tempo stesso giornalisticamente oggettivo.