Sono a pagina 30 ma questo breve romanzo (110) mi sembra potente, un'onda d'urto.siamo all'inizio, parla il protagonista, che - ragazzo d'un paese della Corsica - ha trovato nella vita militare una via di fuga dalla noia contadina. Col tempo, finirà in Iraq, come mercenario. All'ennesimo orrore, decide di tornare, ma se il mondo non lo ha abbracciato, casa su lo rifiuterà sputandogli in faccia.pag, 20..."Prima che l'ubriachezza rendesse irriconoscibili le tue nostalgie hai pensato che niente ti avrebbe fatto più piacere del rivedere quel paese da cui spesso avevi desiderato scappare. Sei voluto tornare per ritrovare qualcosa che forse in quel momento avevi già perso, perso per sempre. Hai continuato a bere e le cose sono state tremendamente chiare, hai valutato la portata vertiginosa della sconfitta che sarebbe arrivata e della tua impotenza, e ti sei detto che se avevi un minimo di coraggio e compassione saresti effettivamente dovuto tornare a casa senza far rumore, mentre tutti dormivano, e piazzare una pallottola nella nuca di tua madre e una nella nuca di tuo padre, poi passare di casa in casa armato di coraggio e di amore per ammazzare i vecchi,sgozzare poppanti nelle proprie culle e i genitori nel tepore del letto coniugale e tutti i bambini uno per uno, e trafiggere il cuore palpitante delle ragazze perse nei loro sciocchi sogni."....vediamo come va avanti. Sentimenti da cartavetro sulla pelle, cmnq. Premio Goncourt per l'affascinante "Sermone sulla caduta di Roma" del 2012