NEW YORK. Matteo Renzi per aver "scalzato la politica del bunga bunga", Elena Ferrante per la sua fiction "onesta e anonima". Il premier italiano e la misteriosa autrice del ciclo "L'Amica Geniale" sono tra i 100 "global thinkers" selezionati per il 2014 dalla rivista Foreign Policy.
Con loro una passerella di personaggi di caratura internazionale che si sono distinti nel bene nel male: nella categoria degli "agitatori" figurano, tra gli altri il Califfo dello Stato Islamico Abu Bakr al-Baghdadi per avere "brutalmente ridefinito il terrorismo del Ventunesimo secolo" e il presidente russo Vladimir Putin, "per aver dimostrato al mondo il destino della Russia".
Il 2014 - scrive la rivista spiegando le ragioni delle sue 100 scelte - sarà ricordato "come l'anno in cui notevoli individui hanno distrutto nel bene o nel male il mondo come lo conoscevamo". Alcuni di questi "si sono lasciati alle spalle orribili devastazioni, altri hanno mostrato che costruire un futuro migliore richiede a volte di abbattere le fondamenta e costruire qualcosa di completamente nuovo. La distruzione non è necessariamente una cattiva cosa".
Renzi viene inserito nella categoria dei "decision makers" con la cancelliere tedesca Angela Merkel, il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente iraniano Hassan Rohani proprio in quanto "Demolition Man" dell'epoca post-Berlusconi.
Foreign Policy definisce il 39enne premier italiano ("il più giovane primo ministro che abbia avuto l'Italia, pochi mesi meno del Duce", ricorda la rivista) "rottamatore' della politica vecchia maniera in Italia.
Non sono tutte rose e fiori: "L'effervescente fiorentino sta scoprendo che gli interessi corporativi, come i sindacati e i funzionari dello stato, non sono così sensibili al suo charme".
E tuttavia - questo il verdetto di Foreign Policy - se riuscirà a restare al potere ("la politica italiana è notoriamente insidiosa") - Renzi potrà essere "la migliore speranza di fare uscire il Paese dalla peggiore crisi economica dagli anni '30".
E poi c'è la Ferrante, dalla fiction "onesta e anonima", una anomalia per il pubblico americano in cui l'editoria è basata sullo star system. La quarta puntata "Storia di una bambina perduta" del ciclo "L'amica geniale" è uscito in Italia da pochi giorni in libreria e già sta scalando la top ten dei bestseller e Foreign Policy rende omaggio a un "lui o una lei" mai apparso in pubblico, almeno come tale, ma i cui "ritratti intimi dell'amicizia e della famiglia mostrano che il potere della letteratura viene da recessi più profondi e più personali del luccichio della fama".