Breve e feroce romanzo,L’appuntamento di Piergiorgio Pulixi, edito da E/O nella collana Originals. Una storia nerissima, densa di crudeltà e brutalità, che non prevede consolanti lieto fine, e nello stesso pone inquietanti dubbi sulle falle della sicurezza informatica. Che la difesa della privacy sia un lusso che nessuno può permettersi in un mondo sempre più virtuale, è una certezza che ormai in molti hanno, e questo romanzo sembra presentare ipotesi e scenari forse un po’ estremi, ma non del tutto fantastici. La manipolazione dei dati, dei flussi informazioni che ogni giorno immettiamo nel web, nei social network, nelle mail, utilizzando un semplice smartphone, sembra il passo successivo alla semplice sorveglianza, e questo romanzo ci presenta le sue estreme conseguenze.L’inizio è assai sgradevole. Un uomo e una donna si incontrano per unappuntamento in un elegante ristorante di Roma. Luci soffuse, musica jazz, cibi ricercati questo lo scenario dipinto con pochi tratti. L’economia delle parole è essenziale nella brevità del testo, pieno di colpi di scena che ribaltano di continuo punti di vista e verità. I due non si conoscono, è la prima volta che si incontrano, quasi per caso, per uno scambio di persona all’ultimo.Lui è elegante, di classe, con una Porsche Cayenne parcheggiata fuori dal ristorante, ricco, di buona famiglia, con un ruolo di potere che ostenta come una seconda pelle. Lei una bella donna, sui 45 anni, forse qualcuno in più ma portati benissimo, vestita in modo appariscente ma forse non all’altezza del tono che vorrebbe ostentare.Tutto sembra piacevole, ma questa è l’apparenza. Grattando sotto la superficie, lei è lì perché non ha scelta, per fermare gli interessi di un suo debito contratto con usurai deve accettare di uscire con sconosciuti, pronta ad accettare tutto quello che gli propongono, sesso, umiliazioni, qualsiasi cosa. Naturalmente questo è un altro velo d’apparenza, veli che pian piano si alzeranno durante la lettura ma quello che è certo la donna deve accettare dall’uomo un duro trattamento, fatto di prevaricazioni, umiliazioni, violenze psicologiche, tutto giocato su dialoghi sgradevoli e disturbanti anche per il lettore che assiste quasi impotente. C’è stato un momento che ho pensato di interrompere la lettura, poi non so forse la curiosità mi ha portato avanti, fino al primo colpo di scena che ribalta ruoli e aspettative. (Ma non sarà il solo, anche se il primo è di certo quello che mi ha più spiazzato). Allora la tensione si stempera, il senso di disagio si attenua anche se non diminuisce la violenza che si scatenerà d’ora in poi.Come dicevo nulla comunque è come sembra. Nessuno è chi dice di essere. E alla violenza psicologica, succederà violenza reale e senza limiti, scaturita da una vendetta giocata con armi ben poco convenzionali. Il potere sembra il tema conduttore del romanzo, come viene illecitamente esercitato grazie ai progressi tecnologici e alle armi informatiche sempre più affilate.Nella mia ingenuità ho sempre pensato che se lo stato o gli enti governativi si dedicano alla sorveglianza dei cittadini, controllando mail, chat, telefonate, lo fanno unicamente per prevenire crimini, combattere il terrorismo o altri fini che potremmo definire nobili. Ma se così non fosse. Se si usassero queste armi per fini personali. A questo interrogativo prova a dare una risposta questo romanzo.Che dire, un po’ di stomaco ci vuole per leggere questa storia, e dopo averla letta, almeno per un po’ smetterete di considerare il web un luogo tanto innocuo.
Piergiorgio Pulixi è nato a Cagliari nel 1982 e vive a Padova. Fa parte del collettivo di scrittura Mama Sabot creato da Massimo Carlotto di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de Fogu, (Edizioni E/O 2008), e L’albero dei Mocrochip (Edizioni Ambiente 2009) e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a Perdere (Edizioni E/O 2010), e i polizieschi Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir per i blog Noir Italiano e 50/50 Thriller, e La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014). Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul Manifesto e Micromega.