Classifica
Ogni anno la rivista americana Foreign Policy stila una lista delle personalità dalle idee più importanti e rivoluzionarie per la collettività. Due gli italiani nell'edizione 2014
La rivista americana Foreign Policy classifica ogni anno le cento personalità più influenti al mondo per il proprio pensiero e per il messaggio di cui si sono fatti portatori davanti alla collettività. Dai politici agli artisti, passando per scienziati e medici, senza dimenticare cronisti e magnati, la top 100 comprende nomi noti, come quelli del fondatore di Alibaba Jack Ma, dell'economista Thomas Piketty o della leader del Front National Marie Le Pen. E molti altri pressoché sconosciuti al grande pubblico.
Tre gli italiani menzionati nella classifica. Tra i decision-makers c'è il premier Matteo Renzi, grazie al quale, testuali parole, "si è rotta la politica del bunga-bunga". L'uomo della rottamazione, citata da Foreign Policy, divenuto il più giovane presidente della storia italiana e l'innovatore che potrà "portarci fuori dalla più grave crisi economica dal 1930". Elena Ferrante è inserita nella categoria dei cronisti perché "scrive storie anonime e oneste", nonostante si tratti di uno pseudonimo, perché "Lei o lui non è mai apparsa in pubblico".
Interessante la categoria dei cosiddetti "agitatori", tra cui figura Abu Bakr Al-Baghdadi, il leader maximo dell'Isis responsabile della rivoluzione avvenuta in seno al terrorismo islamico, seguito da Abubakar Shekau, il capo di Boko Haram che - dice Foreign Policy - ha "portato lo Stato Islamico in Africa". Agitatore è considerato anche il presidente russo Vladimir Putin, per la sua linea dura sulla Crimea e per l'idea di un nazione russa definita non dai confini geografici, ma dalla cultura e dalla lingua.