Un thriller che si presenta anche come un "mistery neogotico"
Mistery neogotico, così definisce Sonno il suo ultimo romanzo, Roberto Tiraboschi.
L'autore è nato a Bergamo ma ora vive a Roma svolgendo vari lavori come autore teatrale, scrittore e sceneggiatore (Pa-ra-da di Marco Pontecorvo e altri). Come scrittore è autore anche dei romanzi La levatrice di Thanatos (Audino editore, 1995) e Sguardo 11 (Edizioni E/O, 2005)
Afferma l'autore che l'idea del romanzo, che poggia sul sonno e le possibili malattie relative, è sorta quando suo figlio da piccolo in pratica non dormiva mai, nonostante lui e sua moglie avessero provato ogni sorta di rimedio e successivamente in una ricerca sul web ha scoperto l'esistenza delle "parasonnie", fasi del sonno durante le quali una persona può avere degli sdoppiamenti della personalità e compiere atti violenti.
Nel romanzo, ambientato in una villa sull'Adda, vicina a un manicomio abbandonato (anche questo è un suo ricordo in quanto da ragazzo andava spesso a trovare uno zio medico che abitava proprio accanto allospedale psichiatrico in cui lavorava), vive il protagonista, professor Morganti che da pochissimo è rimasto vedovo in quanto la sua amata moglie Eleonora un mattino viene trovata morta sulla riva del fiume, davanti alla villa, in pochi centimetri d'acqua.
Secondo gli investigatori si tratta di un incidente in quanto la donna, incinta, ha avuto un malore ed è svenuta annegando. Da quel momento il protagonista è preso da un senso angoscioso di colpa che si aggrava con l'inizio di una persistente insonnia.
Ma il tutto si è svolto così come dicono gli investigatori? Il fratello della donna Cosma, un obeso di centocinquanta chili la pensa molto diversamente, convinto che nella morte della sorella ci sia un'altra verità tutta da scoprire.
Da quando è morta la donna che amava, il professor Gregorio Morganti vive tormentato dall'insonnia e in balìa di fenomeni inquietanti e inspiegabili: Eleonora è stata trovata annegata in pochi centimetri d'acqua, sulla riva del fiume, davanti alla villa dove vivevano, nei pressi di un manicomio abbandonato. Un incidente, hanno detto le autorità giudiziarie, ma Cosma, il fratello gemello di Eleonora, un obeso di centosessanta chili, è convinto invece che dietro la tragedia si nasconda un mistero. Gregorio, ormai giunto al limite del crollo fisico a causa dell'insonnia, decide di ricoverarsi in una clinica del sonno, un ex sanatorio un po' lugubre, isolato tra le montagne. Qui fa conoscenza con gli altri ospiti, tutti affetti da gravi disturbi: oppressione spettrale, narcolessia, parasonnia violenta. Isolato nella Dimora del sonno, lontano dal mondo reale, mentre bruciano gli ultimi fuochi della guerra in Bosnia, Gregorio, con l'aiuto del professor Celionati, lo stravagante direttore della clinica, fa un viaggio nelle profondità della sua anima e scopre una terribile verità sulla morte di Eleonora che gli impone di portare lo sguardo nelle parti più oscure del proprio Sé. Solo attraverso la scoperta e la pratica del "sogno lucido" Gregorio alla fine troverà una risposta al mistero che gli impedisce di vivere e di amare.