La notte è diventata un tormento per il professor Gregorio Morganti da quando la moglie Eleonora è affogata nel fiume che scorre vicino alla villa in cui i due vivevano. Uninsonnia persistente, che sta minando il suo benessere psicofisico, accompagna il protagonista dellultimo romanzo di Roberto Tiraboschi Sonno. Il malessere crescente che le notti in bianco gli procurano spinge luomo, su consiglio dellamico Guido, a ricoverarsi in un centro specializzato.
Lingresso nella clinica del sonno diretta dal professor Celionati, un medico competente ma stravagante, porta Morganti a contatto con pazienti affetti dai disturbi più disparati: dalla narcolessia al sonnambulismo, dalloppressione spettrale alla parasonnia. Ma, soprattutto, gli esami a cui viene sottoposto e i farmaci che gli vengono somministrati gli consentono di scavare nella profondità della sua anima, di scoprire lati del suo carattere sconosciuti e di scorgere per la prima volta la malvagità che si cela dietro la sua natura bonaria. Spinto da queste terribili rivelazioni il professore arriva addirittura a pensare di essere il responsabile, in un momento di incoscienza, della morte della moglie.
Unatmosfera opprimente avvolge costantemente la storia, che pian piano assume le caratteristiche del giallo. A rendere ancor più oppressiva la situazione, le fattezze dei protagonisti, molti dei quali hanno tratti inquietanti, a cominciare dal fratello di Eleonora, Cosma, un obeso di 160 chili, per non parlare di Maddalena, una delle ricoverate della clinica, il cui aspetto è deturpato da unampia cicatrice che dal collo le arriva al viso, e di Gina, ex paziente del manicomio diretto dal padre di Morganti che ora lavora da lui come domestica. Tutto nella narrazione, dalle descrizioni agli avvenimenti, cattura e crea una suspence, che lautore riesce a tenere viva fino alle ultime pagine, non deludendo minimamente il lettore.