Titolo: Rosso Caldo Autore: Patrizia RinaldiEditore: E/OIl libro: Anche nel commissariato di Pozzuoli arriva la primavera piovosa e fredda: il commissario Martusciello rimpiange la capacità di memoria degli anni passati, la sovrintendente Blanca vive una crisi amorosa con l’ispettore Liguori, l’agente scelto Carità è tornato nei suoi silenzi. Dovranno dimenticare le loro irrequietezze per occuparsi di due omicidi; le vittime lavoravano nello stesso ufficio postale di zona, ma questo pare l’unico legame, perché le morti si riferiscono a contesti diversi: spiriti e voyeurismo pseudoartistico da una parte e crimine di rapine e ricatti dall’altra. Intanto Gianni Russo, il padre di Ninì, la figlia adottiva di Blanca, in carcere per aver confessato l’omicidio della moglie, scappa dall’ospedale dove è ricoverato. Cerca Ninì e la fa sprofondare di nuovo nell’incertezza da cui la ragazza si sta liberando. Il rapporto tra Blanca e Ninì si incrina, Russo ferisce gravemente il commissario Martusciello e le vite di tutti si frantumano.Uscito: giugno 2014Pagine: 224ISTRUZIONI PER L’USOCategoria farmacologica:Giallo e molto altroComposizione ed eccipienti:Una sinestesia che parte dal titolo e finisce sulle mani di Blanca, la sovrintendente non vedente del commissariato di Pozzuoli, alle prese con due omicidi. Una città sempre presente con la sua prepotenza ammaliante e il retrogusto della parlata che si insinua con musicalità in uno stile già bello e accogliente. Poi troverete personaggi indimenticabili, alcuni – non tutti – che proseguono dagli esordi della serie. Coi loro nomi caratteristici e unici: Carità, Mariarca, Martusciello. E, naturalmente, la straordinaria Blanca e la sua forza di madre, di sovrintendente, di donnaIndicazioni terapeutiche:Ricostituente per andare avanti egregiamente e nonostante.Consigliato a tutti, benefico per:- Chi non è allenato nel rimediare ai danni.- Chi si sente meno. Meno forte, meno desiderata/o, meno capace.- Chi, come Mariarca, dorme col respiro pesante.- Uomini che non capiscono le femmine ma intanto portano avanti una bigamia- Chi non è mai stato figlio. Ma anche chi lo è stato, finalmente.- Chi si sente unico e incompreso.Controindicazioni:Poco indicato (ma curativo anche per) chi soffre di mutagnola (parsimonia di parole)Posologia, da leggersi preferibilmente:Senza credere alle maledizioniEffetti indesiderati:In alcune notti ascolterete il rumore degli spiriti, come accade ad Alina. Ma nessun timore: forse nemmeno esistono.Avvertenze:Cautela verso chi si sento unico e incompreso.La recensione è tratta da il Bugiardino, sezione de il LIBROGUERRIERO, blog della scrittrice Marilù Oliva