Torna Eric-Emmanuel Schmitt con un nuovo romanzo uscito da pochi giorni. Dopo averlo riscoperto in La giostra del piacere , lo seguiamo appassionatamente in Elisir d'amore (edizioni e/o ).
Una fitta corrispondenza amorosa (ma non solo) tra un uomo e una donna attraverso due continenti. Adam a Parigi e Louise appena trasferita a Montreal. Un oceano a separare gli amanti che erano, due continenti a unirli in un tentativo di amicizia.
"I nostri cinque anni di passione hanno avuto la potenza di una tempesta, mai avevo sperimentato un rapporto del genere, una tale fusione di corpi, anime, bocche, mani, gusti e idee. Tanta intensità mi aveva convinto che la nostra intesa sarebbe durata: quelle scintille preludevano al fuoco dell'eternità. Ahimè, ho dovuto ricredermi..."
In sottofondo l'Elisir d'amore di Tristano e Isotta, l'opera da cui trarre spunto per divagare sull'esistenza di un modo per suscitare la passione.
Un botta e risposta su amore e ossessione, su amicizia e colpi di fulmine, sulla sofferenza e la gelosia.
"La gelosia non è una manifestazione d'amore, ma la forma esasperata del senso di proprietà".
Il tentativo di definire come suscitare l'amore incrementa dialoghi e pensieri tra i due in missive (moderne mail) fatte di sospiri, di attese, di rivelazioni e di nuovi amori.
"Credo che l'amore sia stato inventato per rendere poetica la vita".
Adam e Louise incontrano rispettivamente nuovi amori, si aprono alle nuove esperienze con la forza che solo la passione iniziale può indirizzare. Entrambi stanno cominciando "un libro che promette bene" in una Parigi piovosa e una città canadese attanagliata dal ghiaccio e dal blu del cielo.
Le loro vite proseguono tra sussurri e sospiri, tra ammissioni e confidenze, fino al sorprendente abbandono che segna la fine delle certezze, lo sconvolgimento della vita, l'ammissione di quello che non è stato. Per ritrovarsi e iniziare inaspettatamente.
Eric-Emmanuel Schmitt definisce l'amore attraverso due vite, le loro emozioni, la quotidianità e spinge ognuno di noi a riflettere sul vero significato di una parola molto spesso abusata, senza considerare le mille sfaccettature, le angolazioni che lo definiscono debole o potente come un'orchestra, i sussulti che fanno tremare la vita. “Quella stessa vita che non è fatta solo di slanci, entusiasmo e fuoco, ma anche di compromessi, oblio e tenacia".
Non resta altro che ammettere che "l'amore sfugge alla logica, non appartiene né ai ragionamenti, né alle prove, né alla verità: rientra nel campo delle scelte personali".