PER CHI avesse nostalgia dei Mondiali, un romanzo che ha come protagonisti i giocatori della Nazionale italiana. Ma qui siamo dalle parti del giallo, e fra pallonetti e parate pla- stiche, spunta un assassino che ammazza il capi- tano. Se per un omicidio si può pensare a una vendetta personale, al secondo delitto – stavolta salta in aria il portiere degli “azzurri” - si profila un quadro più complesso. L’indagine è affidata a Igor Attila, poliziotto, ex pugile, menomato nel fisico ma dall’animo battagliero. La lettura è immediata, c’è il ritmo della narrazione poliziesca dentro il mondo dello sport. Gli elementi per una lettura estiva ci sono tutti: i campioni, lo sbirro che ama le passeggiate in riva al mare – qui siamo a Capocotta, a pochi chilometri da Roma, non sulle spiagge siciliane di Montalbano – e un bombarolo da arrestare. La scrittura è priva di fronzoli, come quella di un buon cronista, e la partita fra i buoni e i cattivi resta aperta, sino al novantesimo minuto, come in un bel match dei campionati del mondo.