Fabio Bartolomei, nato a Roma nel 1967, è un autore davvero irresistibile poiché grazie alla sua penna ironica e brillante e al suo sguardo lucido e attento, offre in tutte le sue opere, uno spaccato unico e inimitabile di questa nostra italietta piena di contraddizioni.
La scorsa estate, ho avuto il piacere di leggere il suo romanzo d’esordio Giulia 1300 e altri miracoli, pubblicato da Edizioni e/o nel2011 e non ho potuto fare a meno di sbellicarmi dalle risate, dalla prima all’ultima pagina.
Nel 2012 esce il suo secondo romanzo La banda degli invisibili e l’anno successivoWe are family, entrambi pubblicati daEdizioni e/o.
Fabio Bartolomei, è certamente una delle migliori penne italiane in circolazione, forse perché i suoi libri fanni davvero bene all’umore.
Personalmente ringrazio Fabio Bartolomei per aver accettato questa intervista!!!
- Da bambino cosa sognavi di diventare “da grande”?
Per tutta l’infanzia e breve parte dell’adolescenza: il pompiere. Poi sono entrato in confusione.
- Qual è stato in assoluto il primo libro che hai letto e che ricordi?
Si chiamava Tompusse e il romano antico. Purtroppo l’ho perso e, a essere onesti, i ricordi sono piuttosto vaghi.
- Come sei stato scoperto dai tuoi editori?
Sono andato sul sito delle edizioni e/o, ho letto le istruzioni sull’invio dei manoscritti e ho mandato il mio primo romanzo Giulia 1300 e altri miracoli via mail.
- Hai qualche mania come scrittore?
Ne avevo già tante prima di diventare scrittore, non m’è parso il caso di aggiungerne di nuove.
- Ascolti musica mentre scrivi?
Dipende, a volte sì, e in quei casi prediligo la musica classica o i brani strumentali in genere (le parti cantate mi distraggono). Altre volte mi lascio ispirare dalle bestemmie del gommista sotto casa.
- Cosa ne pensi dell’editoria a pagamento?
Non è editoria.
Cartacei o e-book?
Non voglio passare la vita davanti ai monitor, almeno quando leggo preferisco guardare dei fogli di carta.
- Cosa consiglieresti ad un aspirante scrittore?
Tutti consigliano di leggere. Giustissimo. Io consiglio anche di rileggere. Quando un romanzo ci colpisce bisogna leggerlo e poi smontarlo pezzo a pezzo per vedere come funziona.
- Un motivo per il quale consiglieresti a tutti di leggere i tuoi libri?
Sono usciti in edizione tascabile, costano poco.
- Autori/autrici che stimi in assoluto?
Sarebbe un elenco troppo lungo. Tagliando corto: John Steinbeck e Elena Ferrante.
- Cosa stai leggendo in questo momento?
Esche vive di Fabio Genovesi, poi mi tufferò nel terzo volume de L’amica genialedi Elena Ferrante.
- Quali sono i tuoi progetti futuri?
Se nessuno ha niente in contrario io continuerei a scrivere romanzi.