Paratesto:
Le caramelle non sono innocenti, le caramelle ti conquistano, da piccolo ne vuoi sempre di più, ne tieni una per adesso e una per dopo, ma poi le mangi sempre assieme perché lo zucchero ti da piacere. Le caramelle non sono innocenti, lavorano piano piano al tuo girovita, sfiancano i tuoi denti, danno assuefazione. Le caramelle promettono una dolcezza infinita, ma mentono.
Testo:
Leggere è spesso una scoperta. Quando non hai mai avuto a che fare con le opere di un autore, ti approcci a lui con un senso di incertezza mista a curiosità. Magari alle spalle hai qualcuno che ti avverte: stai attento che è roba forte. E se chi te lo dice le cose le sa, un po’ rimani in sospeso. Spesso, magari a torto, ti lasci influenzare dalla copertina. Cerchi in lei qualche dettaglio che ti permetta di avvicinarti al cuore del libro, un indizio che ti aiuti a scoprire cosa hai per le mani, che ti illumini il percorso che stai per affrontare.
Tutto diventa più difficile però quando non stai per iniziare a leggere un romanzo, ma una raccolta di racconti. Nel mio caso “L’innocenza delle caramelle” di Tennesee Williams (conosciuto ai più per “Un tram chiamato desiderio”. Nel caso dei racconti, dicevo, la copertina, il paratesto, possono fare ben poco. Ti devi affidare solo alle tue capacità esplorative e surprise surprise, leggere.
La raccolta di Tennessee Williams non mi metterà comodi e a vostro agio. E’ un concentrato di emozioni forti, pure, avvolte in una scrittura di una personalità abbagliante, in cui i personaggi hanno un alone di miseria che li pervade e che fa si che da un lato riusciamo a provare empatia e dall’altro ce ne vogliamo allontanare per non esserne contagiati. Non troverete nessuna consolazione ai mali del mondo, non troverete personaggi facili o cliché, troverete cruda verità, destini amaramente segnati, perduta umanità.
Se avete in mente il concetto di “banalità”, dall’altra parte vi troverete i racconti di Tennesse Williams. Troverete quella sensazione subdola di iniziare a leggere un racconto con la consapevolezza che, prima o poi, qualcosa non andrà per il verso giusto. E’ quella sensazione che ti prende allo stomaco, che monta piano piano e che trova sfogo all’improvviso, lasciandoti inebetito e svuotato. E’ quello che capita quando si leggono racconti scritti da un mestro della parola.
Coordinate:
Edizioni E/O è una casa editrice indipendente fondata alla fine degli anni 70. Ora, pur considerandola parte dell’editoria indipendente e quindi, perfetta per lo spazio “Inchiostro fresco”, nel mio immaginario E/O è sempre stata accostata alle grandi case editrici che tutti conosciamo. Vuoi per la qualità dei testi prodotti, vuoi per lo spazio dato sia alla letteratura straniera sia a quella italiana, vuoi che per un motivo per l’altro durante l’università mi capitava sempre un loro libro da studiare, per questi e per altri mille motivi E/O è una realtà concreta e tangibile di cui mi fa piacere poter parlare. Gutiérrez e la trilogia sporca, Christa Wolf e la sua medea, Nassib, Ferrante, Carlotto, e mille altri. Fate un salto sul loro sito, troverete di sicuro qualcosa che incontri i vostri gusti.
Tennessee Williams (Columbus 1911 – New York 1983) è stato uno dei più importanti drammaturghi del Novecento americano, due volte vincitore del Premio Pulitzer, e scrittore. Fra le sue pièce più famose ricordiamo Lo zoo di vetro, Un tram chiamato desiderio (da cui è stato tratto il celebre film con Marlon Brando) e La rosa tatuata. Sul lato oscuro di un’America sempre sull’orlo della bancarotta morale ha scritto romanzi, racconti e testi per il cinema e il teatro.
Per quel che riguarda la traduzione, E/O si è affidata ad una coppia di traduttrici. Giuliana Beltrami Gadola e Nora Finzi. Per nostra fortuna hanno entrambe fatto davvero un ottimo lavoro. La lingua di Tennesee Williams è molto carica e sensuale e renderla in italiano poteva essere un problema. Se il problema davvero c’è stato, le nostre due traduttrici lo hanno risolto brillantemente. Se poi, uno dei racconti della raccolta vi sarà piaciuto alla follia e vorrete ringraziare chi lo ha tradotto, per vostra somma gioia vi posso dire che l’indicazione su chi ha tradotto cosa è molto chiara.