Rosso Caldo di Patrizia Rinaldi è un romanzo in cui scoprirete personaggi straordinari, nei quali ci si immedesima subito in modo perfettamente naturale.
È un piacere ritrovare in questo libro alcuni personaggi presenti inBlanca e Tre numero imperfetto. Gli anni sono passati, il commissario Martusciello ha la memoria che vacilla; Blanca, sovrintendente, è in piena crisi sentimentale con l’ispettore Liguori; l’agente Carità è perso nelle sue teorie e fatica ad esprimersi.
Ninì, la figlia adottiva di Blanca è cresciuta; ora è adolescente e odia sentirti considerata come la povera orfana, preferisce stare per conto suo, leggere e ascoltare musica. Il suo equilibrio è ancora precario a causa del suo terribile passato.
Siamo a Pozzuoli, in una primavera che si fa attendere. Gli spiriti sono tornati. Si sono presi Girolamo, Oreste, Attilio e hanno riportato alla luce alcune ossa che reclamano a gran voce una sepoltura come si deve.
Gli spiriti urlano, non ha voce piena… urlano come se avessero uno straccio in bocca, come se il travaglio fosse lento e doloroso, come se fossero vittima di qualcuno. Di notte si sente rumore di ferraglia e di trascinamento. Di notte si avverte odore di macelleria e di essenza di mandorla. Lo sa bene Alina, che di spiriti se ne intende. Ne ha visti pure troppi nella sua lunga vita. Mariarca, che vive con lei, non la capisce, la vede addentrarsi nei sotterranei di questo mondo, la sente lontana.
Tre morti misteriose, legate da fili solidi e ben strutturati. Blanca e colleghi indagano.
I protagonisti di questa storia sono forti e orgogliosi, paurosi di fronte all’amore e desiderosi di proteggere. Lasciarsi andare? Non se ne parla, fino alla conclusione del caso.
Sullo sfondo? Napoli, Pozzuoli, odori e profumi; colori e sensazioni; luci e ombre, così care a Blanca.
Alle spalle troppi segreti sofferti e altrettanti silenzi carichi d’angoscia, il tempo che sfugge tra le dita, la gelosia fatta di sguardi, amicizie che lasciano il segno, amori destinati a durare per sempre.
Il segreto? Aspettare e avere pazienza. Non avere paura di aprirsi agli altri, rimanendo senza difese. La pista da seguire è tracciata, l’intuito e l’osservazione sono d’aiuto.
Il passato ritorna sempre, non si riesce a cancellare con facilità. Anche cambiare nome e identità non ha senso. Bisogna fiutare, pianificare e analizzare ogni cosa. Si deve stare accanto a chi indaga con rispetto silenzioso. Gli animali selvatici, prima o poi, raggiungono la preda che stanno inseguendo.
Il sangue è rosso. È caldo. Sporca le mani e la coscienza. Bisogna lavarsi bene per farlo andare via.
Personaggi straordinari, nei quali ci si immedesima subito. Viene proprio naturale. Passione ed emozioni. Questi sono i sentimenti che Patrizia Rinaldi vi trasmetterà.
Prestate attenzione ai particolari. Buona lettura.