La donna misteriosa
Autore: Laura Antonini
Testata: I Love Beer
Data: 19 novembre 2013
Avevo appena ultimato il mio post sulle fotografie e gli scrittori recalcitranti, che come per magia mi sono ritrovata in mano l’ultimo capitolo di una storia che da due anni tiene banco in casa mia: la saga de “L’amica geniale” di Elena Ferrante (E/O). L’ho fatta leggere a tutte le donne della mia famiglia e a tutti coloro che mi hanno chiesto un consiglio su una lettura speciale. Come sempre, quando un filone si chiude il problema è il dopo. Di solito quando finiscono i bei libri il lettore vaga triste nei corridoi delle librerie assetato di recensioni, ma sa che niente sarà più come prima, dopo “quel” libro. Io personalmente sto attraversando un periodo molto buio come lettrice. Sono lontani ahimè i giorni in cui leggevo tre o quattro libri al mese e divoravo pagine come un predatore affamato di storie. Ora (e da tanto) difficilmente mi faccio coinvolgere.
Ma con la Ferrante è diverso.
Vi dico questo non per fare promozione a tre libri memorabili (lo so lo sto facendo in maniera subliminale, ma è la verità!) ma solo per raccontare che l’autrice sfugge del tutto alla categoria dei fotografati in quarta di copertina di cui parlavo nel mio post precedente, perché nessuno sa chi lei sia. Anche questo lo trovo geniale. Niente di più bello di un piccolo mistero. E i libri sono andati benissimo anche negli Stati Uniti. Se cercate un po’ in rete scoprirete che taluni pensano si tratti di un uomo. Noooo! Non ne sarei affatto contenta. Sì ok, va bene il mistero, va bene tutto, ma adesso che li ho finiti tutti io che cosa leggo però?
A proposito di fotografie, mentre vagavo nei meandri della rete mi sono imbattuta in una immagine di Michael Jordan, il campione riconosciuto come il miglior cestista di sempre, che gioca a “beer pong”. In pratica una sfida in cui si fa canestro con una pallina da ping pong dentro un bicchiere di birra. In America ci sono veri e propri tornei di questo gioco. Ma con lui però che gusto c’è?. Sarebbe come giocare a calcetto contro Andrea Pirlo o sfidare Valentino Rossi a chi arriva prima con la moto…
E a proposito di buona mira, a scuola a volte ci sfidavamo a tirare palline di carta tutta accartocciata nel cestino. Altro che Michael Jordan, mi sa che io somiglio di più a Mr. Magoo.