Overbooking: Stefania Nardini
Autore: Francesco Forlani
Testata: Nazione Indiana
Data: 14 ottobre 2013
Avrei voluto scrivere una lunghissima recensione dell’ultimo romanzo di Stefania Nardini e raccontarvi la perfetta geometria della composizione, il modo in cui i personaggi entrano in scena uno dopo l’altro, come se l’io narrante fosse un capocomico che fa i segni con le dita dietro alla schiena, vieni avanti tu, tu no aspetta, e la mixité tutta marsigliese che la senti, lo respiri il Panier, il quartiere popolare, il castello con i cannoni puntati sulla città elle-même, il Mistral, la sagoma dell’isola che ti dice If, se, e se la storia fosse andata diversamente ti chiedi, e continui a leggere sperando che lei la soubrette, parola che i fascisti avevano tradotto con “brillante” ce la faccia a ritrovare l’amico, il maestro di scena che le camicie nere volevano piegare, internare, isolare, al confino al confino, aiutati dalle canaglie franciose della Cagoule sì quelli che avevano ucciso i fratelli Rosselli, a colpi di pistola e coltellate, perché un macellaio deve sentire la carne piegarsi, e l’amore, la resistenza, partisan oh partisan, mercato nero,les voyous però poi mi dico leggete da voi stessi, sbirciando in libreria, aprendo le pagine a caso e deciderete comme d’habitude se acquistarlo o meno sapendo che è davvero un bel romanzo, però. effeffe