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Recensione: "Sette vite e un grande amore. Memorie di un gatto." di Lena Divani.

Testata: rosadeldeserto.weebly.com
Data: 24 settembre 2013

Ciao lettori,
oggi voglio parlarvi di un libro che desideravo molto leggere, e grazie alla casa editrice Edizioni e/o, che mi ha gentilmente inviato una copia, ho potuto farlo. Che dire? Sono rimasta totalmente soddisfatta di questa lettura. Per chi ama i gatti come me, non può di certo mancare nella propria libreria. Avevo voglia di una lettura leggera ma, allo stesso tempo, emozionante e il libro di Lena Divani ha fatto proprio al caso mio. Letto in poche ore, mi ha fatto ridere, commuovere, emozionare. Zucchero è entrato nella mia vita e difficilmente lascerà il mio cuore.
Ma non dirò troppo qui! Quindi, come di consueto, tutte le informazioni sul libro e poi i miei pensieri!



Sette vite e un grande amore. Memorie di un gatto, di Lena Divani
Editore: edizioni e/o (collana: dal mondo)
Pagine: 160
Prezzo: 16,50 euro
Data di pubblicazione: 4 settembre 2013

Consigliato? Lo consiglio a tutti gli amanti degli animali e, naturalmente, soprattutto dei gatti. Zucchero è un gatto intelligente, saggio, divertente ma anche molto sensibile. Vi innamorerete di lui, delle sue avventure, e dei suoi immancabili consigli!

Recensione:
Amo immensamente i gatti e non potrei mai vivere senza. Ho bisogno di un felino che mi adotti e che condivida le mie giornate. Ascoltare le loro fusa, accarezzare i loro manti soffici e profumati (oh, il mio gatto ha un odore buonissimo!), e restare ore a guardarli, semplicemente, incantata dalla loro perfezione, dalla loro bellezza e da quegli occhi magnetici che sanno comunicare anche parlando lingue diverse e che ti fanno sprofondare in mondi arcani e magici.
Cosa c'è di meglio nella vita? Per me nulla, o quasi.

Il mio obiettivo è quello di leggere quanti più romanzi possibili su queste splendide creature e non potevo perdermi un titolo così interessante, con una trama che ha tutte le carte in regola per attirare l'attenzione.



un possibile Zucchero!
Il protagonista del romanzo è Zucchero, un bellissimo gattone bianco, dagli occhi bicromi: uno verde smeraldo e l'altro blu cobalto; la perfetta copia del suo papà - un Angora - mai veramente incontrato. Con un tono colloquiale e diretto, Zucchero parla al lettore, raccontando delle sue sei vite passate per poi addentrarsi meglio in quella attuale, la settima, l'ultima vita che gli è concessa in questo mondo. Si presenta subito come un gatto intelligente, dal linguaggio colto, e molto saggio. Tutto ciò è frutto delle sue esperienze passate, delle sue letture, delle sue avventure. Tuttavia, nella sua settima esistenza sulla terra, Zucchero ha uno scopo ben preciso: vuole diventare il protagonista di un romanzo. I felini sono stati - e continuano a esserlo - fonte di ispirazione per molti scrittori e poeti e lui non vuole essere da meno. Quando, ancora un batuffolino di pelo, incontra Madamigella, una scrittrice, non perde troppo tempo. Abbandona la sua famiglia che lo invidia per essere l'unico bello della cucciolata, e si aggrappa alla gamba della donna che intende adottare.
Sì, perché come dice e ribadisce lui stesso, sono i gatti ad adottare gli uomini e non viceversa. La sua sfida però si presenta ben presto ardua. Madamigella non è una donna dal caratterino facile, e la strada per raggiungere il suo cuore e le sue attenzioni si presenterà ricca di ostacoli. Zucchero cerca in ogni modo di far breccia in lei, di diventare la sua musa ispiratrice, di entrare a far parte dei romanzi che la donna scrive, ma Madamigella spesso lo ostacolerà. La donna, infatti, ama scrivere in un angolo tutto suo, nella sua stanza, lontano da tutto e tutti. Odia i suoni e i rumori quando si trova nell'atto di rendere i suoi sogni di carta e d'inchiostro e non vuole neanche la presenza di quest'adorabile micione.
Inoltre, è una donna che viaggia molto, ed è difficile per Zucchero abituarsi alla cosa.
Zucchero con un tono diretto, con ironia e dolcezza, ci racconta ogni aspetto della sua nuova vita, presentandoci pian piano i suoi amici umani. La famiglia di Madamigella, i suoi amici, i suoi amori, le difficoltà che si ritrova a vivere, la tristezza.
Ma non solo questo. Con la sua "parlantina" schietta ci fa comprendere molti aspetti dei felini. I loro veri sentimenti, i loro pensieri, l'incapacità che noi umani spesso abbiamo nel capirli davvero.

Mi sono ritrovata molto spesso ad annuire di fronte alle sue parole. Ho riflesso la sua vita in quella del mio micione, e molte volte ho riscontrato similitudini. Ho riso e mi sono spesso chiesta se anche il mio micione mi chiama "brutta stronza" come lui a volte fa con Madamigella, pur amandola. Secondo me sì, se potesse parlare la mia lingua, me ne direbbe di tutti i colori, ma so che in fondo mi ama, come io amo lui. Ma... tralasciando le mie esperienze personali, torniamo al libro.

Zucchero dispensa nel corso della narrazione tanti piccoli, meravigliosi, consigli, chiamati MIAO, ossia Massima Infallibile e Assolutamente Oggettiva, che spingono anche a riflettere il lettore. Ci sono stati passaggi nel testo che li ho trovati davvero spunti di grandi riflessioni.

Accanto alle risate, però, non mancheranno attimi di tristezza e commozione. Il finale, ad esempio, mi ha lasciata con le lacrime agli occhi e il cuore straziato, ma... anche con un tenue sorriso sulle labbra. Non vi dirò di più, però. Riuscirà Zucchero a raggiungere il suo scopo? Leggetelo per scoprirlo!

Cover Greca (originale)
Apprezzo molto quando si da voce all'animale, e trovo che l'autrice sia entrata perfettamente nel pensiero del micione. Certo, noi umani ancora non possiamo comprendere a fondo la natura dei felini e forse non li capiremo mai. Eppure, quando ho letto i pensieri di Zucchero li ho subito, facilmente, associati al mio micione. Ce li vedo i gatti a vantarsi della loro natura, della loro bellezza, a fare gli snob e gli intelligentoni, ma scavando oltre tutto ciò, troviamo animali che amano il proprio amico umano così come fanno i cani. C'è sempre stata l'idea che siano solo i cani ad amare veramente l'uomo, al punto di morire di dolore se il padrone viene a mancare, ma io appartengo a coloro che non la pensano così. Anche i gatti, nonostante la loro natura diffidente e asociale, amano profondamente i propri "umani adottati", soffrono, e ti stanno accanto quando il dolore ti colpisce. Forse non mostrano apertamente e spesso le proprie emozioni quanto i cani, ma... sono meravigliosi!
Ecco, lo sapevo che creare una recensione a questo libro mi avrebbe portato a introdurre molto di me, dei miei pensieri e delle mie emozioni, ma sono fatta così.

I personaggi umani non hanno nomi veri, perlomeno non tutti, eppure con poche parole l'autrice riesce a donar loro una personalità. La stessa Madamigella è descritta attraverso gli occhi del suo gatto, in tutte le sue sfumature e le sue passioni. Apprendiamo molto su chi è, cosa fa, come si veste, quali sono le sue relazioni e le sue emozioni. Anche i personaggi secondari, seppur non siano troppo descritti, restano abbastanza impressi nella mente.

Forse non è una storia totalmente originale, ma io l'ho molto apprezzata. Insomma, non si legge spesso di un gatto che ha attraversato le sue sette vite, vivendo ogni genere di avventura e che ora fa di tutto pur di comparire in un libro! O almeno, per quanto mi riguarda, non ho letto nulla o quasi del genere.


E' un libro che nutre il cuore di emozioni. Fa ridere, piangere, emozionare. Si legge davvero in pochissimo tempo e regala tanto ai lettori, soprattutto agli amanti dei gatti.
Ci sono state delle immagini, a mio parere, davvero bellissime, come quella dei cordoni ombelicali che uniscono i vari membri della famiglia e la volontà di Zucchero di legare anche il suo a quello della sua nuova famiglia umana. Ci sono riferimenti a vite passate, ad autori, ma anche ad altri gatti della letteratura e non.
Io vi invito con il cuore a dare una possibilità a questo libro. Vi invito a far entrare le memorie di Zucchero nelle vostre vite, di conoscerlo meglio, così magari da comprendere ancora di più i vostri amici animali, soprattutto quelli che ti regalano fusa.

Mi è piaciuto tanto, tanto, tanto e ringrazio dal profondo del cuore la casa editrice per avermi concesso di leggerne una copia.

[Ieri ho dimenticato di dire che sono presenti anche delle immagini davvero graziose!]