Massimo Maugeri e le sue verità dietro Trinacria Park
Autore: Fabio Izzo
Testata: Libri10
Data: 3 maggio 2013
Valerio Evangelisti, autore della prefazione, ha scritto che questo Trinacria Park di Massimo Maugeri è un “oggetto letterario difficile da definire” e noi di Libri 10 ci sentiamo di dargli ragione in pieno. Attenzione, precisiamo fin da subito che questa non è una critica anzi, ma andiamo a vedere meglio in dettaglio qui di seguito.
Trinacria Park racconta l’epica saga contemporanea di Montelava, località immaginaria, dimenticata da tutte le divinità del mediterraneo, qui scelta e inventata per diventare location ideale di un parco tematico destinato a far concorrenza a Euro Disney. Montelava si rivelerà però molto altro, perchè questo luogo difficile, triangolare e spigoloso come la grande isola siciliana, nasconde molti segreti. Precisiamo che non è davvero da tutti riuscire a scrivere un libro avvincente e non di genere che sotto la sottile patina del thriller/ noir, fa esplodere parole e periodi attuali e coinvolgenti, dalle salde e forti radici mediterranee. Infatti c’è tutta la mediterraneità siciliana in questo libro di Maugeri che da bravo scrittore usa le parole per smascherare le realtà eteree del marketing, lì dove un isola pattumiera dimenticata da tutti, Montelava , sta per diventare raccoglitrice di altra spazzatura, mediatica e non.
Trinacria Park, un parco di divertimenti ispirato alle tre gorgoni, alter ego letterario delle tre protagoniste, Marina Marconi, l’anchorwoman rampante in fuga dal mobilificio paterno, Monica Green e Angela Metis, rompe gli equilibri sonnolenti della Sicilia e non solo, perchè spezza anche l’equilibrio precario del mondo moderno, passato dalla propaganda politica al marketing delle multinazionali, dalle promesse alle raccomandazioni. Non saremo di certo noi a rivelarvi il finale perché se è vero che il contenuto è altamente apprezzabile ( a noi è piaciuto e molto), non dobbiamo dimenticare lo stile letterario di questo oggetto “libro” indecifrabile. Non è un thriller, ma tiene incollati alla pagina, anche nei suoi cambia narrativi, dovuti e necessari.