Massimo Maugeri e il suo Trinacria Park, romanzo intriso di Sicilia
Autore: Giovanni Agnoloni
Testata: Postpopuli
Data: 20 aprile 2013
Trinacria Park (ed. E/O), il nuovo romanzo di Massimo Maugeri, scrittore e fondatore del noto blog letterario Letteratitudine, è un originalissimo inno alla Sicilia. La vicenda ruota attorno all’inaugurazione di un grande parco a tema nell’isola, che sale agli onori della cronaca anche per via di un importante ritrovamento archeologico, riguardante un antico poema sulle Gorgoni. Fin dall’inizio, dunque, l’ombra delle spaventose – e archetipiche – figure della mitologia classica proietta sulle righe dell’autore un’aura di inquietante prossimità a quella dimensione “panica” che popola gran parte dell’immaginario mediterraneo, e soprattutto ai suoi lati più oscuri.
Non a caso, infatti, assistiamo all’erompere di un’epidemia che inizia a mietere numerose vittime, anche tra i personaggi più in vista. È in questa spiazzante cornice, che sembra racchiudere in sé diversi livelli di stratificazioni culturali della storia siciliana, che si inseriscono le vicende di alcuni personaggi dai tratti molto particolari, come il direttore artistico del parco e un attore dagli scopi non chiari. Per non parlare di tre donne che sembrano ricollegarsi alla natura delle Gorgoni.
Ho avuto il piacere di intervistare Massimo Maugeri.
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- “Trinacria Park” è un interessante mix di generi. In esso vi è del noir, del libro-inchiesta (sia pur su un tema fantasioso) e dell’indagine sui luoghi. Come sei arrivato a elaborare questa idea?
Be’, diciamo che l’idea è nata da sé. Ho immaginato di raccontare la storia della realizzazione di questo enorme parco tematico, all’interno di una piccola isola siciliana (immaginaria), come pretesto per affrontare le problematiche legate all’Isola madre (così come viene chiamata nel testo). Inoltre quella della miscellanea dei generi e dell’uso di diversi registri linguistici è una mia caratteristica, già presente nel mio primo romanzo, Identità distorte (pubblicato nel 2005… una sorta di prequel di “Trinacria Park”).
– L’elemento arcaico, col suo mistero e le sue allusioni archeologiche, è un altro tema centrale del libro. Nasce da una tua passione personale o da una “full immersion” nello spirito siciliano?
L’elemento “archeologico” – ovvero il ritrovamento di questo antico manoscritto contenente versi in greco antico sul mito delle Gorgoni – mi serviva per conferire forza all’elemento mitologico, che è presente all’interno del romanzo. Ma mi serviva anche per stigmatizzare alcuni aspetti biechi del marketing estremo (non rivelo altro per non rubare al lettore il piacere della scoperta).
- Quanto, in Trinacria Park, vive della Sicilia di Pirandello, di Sciascia e, perché no, di Camilleri?
La grande tradizione della letteratura siciliana non può non essere presente in un autore che viene (e vive), appunto, in terra di Trinacria. La difficoltà, semmai, è quella di tentare di offrire elementi di “diversità” pur non rinnegando la tradizione. Spero di esserci riuscito.
- Il book-trailer e l’impianto stesso del libro fanno pensare a una sua possibile trasposizione cinematografica. È un progetto che hai in mente?
In tanti mi hanno detto che il romanzo (pur essendo un testo molto “letterario”) si presterebbe benissimo a una trasposizione cinematografica. Se ci fosse qualche produzione disposta a finanziare un progetto del genere, non potrei che esserne felice.
Massimo Maugeri (da letteratitudine.blog.kataweb.it)
- Hai in programma delle presentazioni in giro per l’Italia?
Le presentazioni sono già partite. Il “tour” è cominciato dalla mia città: Catania. Il 28 marzo sono stato a Milano, e il 7 aprile (di mattina) sono stato ospite della libreria Modus Vivendi di Palermo. Poi Siracusa e così via. Tra le varie presentazioni ci tengo a evidenziare quella di Roma, prevista il 10 maggio (ore 18) alla libreria Ibs di via Nazionale.
- I tuoi prossimi progetti letterari?
Sto lavorando alla stesura di una nuovo romanzo (dove la grande protagonista sarà ‘A Muntagna: il vulcano Etna) e ho in testa la trama per un ulteriore romanzo (nell’ottica di una trilogia che coinvolge Identità distorte e Trinacria Park). Ma non ho nessuna intenzione di rinunciare alla saggistica, né di accantonare Letteratitudine. Insomma, di “carne al fuoco” ce n’è tanta…