Massimo Maugeri - Trinacria Park
Autore: Elena Spadiliero
Testata: La Bottega di Hamlin
Data: 12 aprile 2013
Nell'isola di Montelava viene costruito Trinacria Park, destinato a diventare il più grande parco tematico d'Europa. Trinacria, ovvero “tre terre", in riferimento ai tre promontori alle estremità della Sicilia: capo Peloro, a Messina; capo Passero, a Siracusa; infine, capo Lilibeo, a Marsala. Ma anche a Montelava (sorta di oscuro doppio della Sicilia, che sorge di fronte all'Etna, a venti chilometri dal litorale catanese) ci sono tre promontori, citati in un poema intitolato Le Gorgoni. La storia che ci racconta Massimo Maugeri in questo nuovo capitolo della collana di E/O "Sabot-age", si ricollega all'antica leggenda greca delle figlie di Forco e Ceto, due divinità marine.
Medusa è la sorella più famosa, dotata di una personalità violenta volta, nonostante tutto, a ristabilire gli equilibri turbati; Steno è soprannominata “la forte”, poiché detentrice di una forza interiore che le permette di affrontare con coraggio le difficoltà; Euriale, detta “la spaziosa”, è la Gorgone in grado di governare la natura, dotata di capacità organizzative e gestionali. Ci sono tre donne a Montelava, le cui vite sembrano incarnare alla perfezione la natura di ciascuna Gorgone; si aggiungono Manuel, un attore balbuziente (vittima di una passata tragedia personale), un inquietante aiuto regista, un anziano e oscuro direttore artistico. La trama si snoda attorno alle vicende relative alla costruzione di Trinacria Park, la cui fama è legata non solo all'ambizioso progetto (l'isola misura ventiquattromila ettari di terra e Trinacria Park arriverà a coprirne ventiduemila), ma anche al ritrovamento a Montelava de Le Gorgoni. Quando il parco viene inaugurato, si sviluppa una strana forma epidemica che causa decine di vittime (si parla, addirittura, di un attacco batteriologico di matrice islamica). Nel frattempo, le esistenze dei vari protagonisti s'intrecciano creando una sorta di comédie humaine dove niente è quello che sembra.
Il libro si apre con una citazione di Leonardo Sciascia: «L'intera Sicilia è una dimensione fantastica: come si fa a viverci senza immaginazione?». Maugeri ci racconta la Sicilia d'oggi – che lui conosce bene – quasi fosse una favola, in cui i personaggi si muovono dando vita a un quadro per certi versi grottesco e surreale, dietro il quale si celano delle profonde e inconfessabili verità. La domanda che si pone anche Valerio Evangelisti, nella bella prefazione al libro, è: c'è una verità da scoprire? Sì, ma occorre «liberarsi delle incrostazioni menzognere che si sono accumulate sull'isola inesistente nel corso di decenni»: esiste davvero una Sicilia, provvista di una sua «ancestrale consistenza», fuori da ogni luogo comune, dal quale Maugeri, con il suo romanzo, cerca emancipazione.