La favola nera di Mila la vendicatrice
Autore: Silvana Mazzocchi
Testata: RSera
Data: 28 marzo 2013
Incipit. «Laura aveva la testa che girava, girava, girava. Si sentiva stanca, prostrata. Giulia le camminava al fianco, con le gambe fasciate dai leggings neri. Aveva gli occhi gonfi e un'espressione annoiata in viso. Era davvero al limite. Laura se ne rendeva perfettamente conto e le era grata per aver tenuto duro fino a quel momento. Avevano aspettato almeno 25 minuti davanti al nastro dei bagagli, con i numeri della roulette dipinti in rosso e verde. Il suo maledetto trolley beige non compariva mai. Poi, finalmente era arrivato.
La trama. Laura Giozzet è la prima candidata premier nella storia italiana per il Partito delle donne. Una novità ritenuta da qualcuno tanto destabilizzante e inaccettabile da renderla bersaglio irrinunciabile. C'è un agguato: Laura viene ferita e sua figlia Giulia rapita. Intanto, in un bosco del Trentino Alto-Adige viene trovato il cadavere di una donna; l'assassino ha infierito sul suo corpo senza pietà e le ha asportato perfino gli occhi. Un'altra ragazza è in pericolo e, mentre in campo scende Mila Zago, vendicatrice privata che evoca Kill Bill di Quentin Tarantino, il caso della donna uccisa s'intreccia con il mistero della sparizione di Giulia. Mila, la donna dal passato da incubo e che non vede futuro, è decisa ad andare fino in fondo. Deve affrontare crudeltà e orrore, e ci riuscirà. Tra sette sataniche e politici corrotti, gruppi di musica metal e poliziotti senza morale, lei combatte, da vendicatrice, la violenza contro le donne. E non può fallire.
Stile. Quello, serrato e moderno di Matteo Strukul, già usato con successo nel suo romanzo d'esordio La ballata di Mila. Dialoghi e scrittura in sintonia con la trama da favola nera.
Pregi. Nel suo primo romanzo la fiction estrema si mischiava alla denuncia sociale. In Regina nera, pur non cambiando il dosaggio già sperimentato, la tecnica risulta affinata e il thriller punta tutto sulla protagonista, Mila. Cupa, estrema e senza regole, purificata dalla lotta contro il male. E convince.
Difetti. Il ritmo frenetico del Pulp, sulla carta risulta, a volte, eccessivo. Ma fa parte del gioco.