Regina Nera La giustizia di Mila
Testata: Quante cose ci sono là dentro
Data: 25 marzo 2013
Era da un bel po’ che non mi scostavo dai gialli di Deaver, per lasciar posto ai gialli italiani. Più precisamente dal 2011, quando mi ero imbattuta in Matteo Strukul e il suo primo libro ‘La ballata di Mila’. E’ proprio in questo momento che faccio conoscenza con questa splendida guerriera dai dread rossi, Mila.
Mila torna due anni dopo nel nuovo libro di Strukul, ‘Regina Nera – La giustizia di Mila‘ e devo dire che è ancora più formidabile di come la ricordavo. 208 pagine lette in un giorno! Già da questo si dovrebbe intuire la genialità del libro. Scritto in modo magistrale, ho adorato particolarmente l’uso di alcuni termini usati in modo insolito (ad esempio festone rosso nella mia gamba, facendo riferimento al sangue che usciva da una ferita). Adoro particolarmente questo tipo di libri perchè mi ricordano il mio regista preferito (Quentin Tarantino) e il suo modo di mettere in scena la vendetta al femminile.
Qui si tratta proprio di questo. Un mondo spaccato in due, uomini contro le donne e le donne che si vogliono rialzare da questo schifo. Ma il sistema è avverso e c’è bisogno di qualcuno che orienti il cambiamento. Una come Mila, diciamo. Una che non ha scrupoli con chi non ne ha avuti. Che non ha pietà con chi non ne ha avuta. Una che sa che cos’è il dolore, in modo profondo, e che vuole restituirlo, con gli interessi. E che intende far di tutto per ristabilire un giusto equilibrio nelle tenebre.
Mila in questa avventura ha a che fare con sette sataniche, giochi politici e psicopatici in genere.
Come avrete capito non farò una recensione classica, con titolo, trama, eccetera, ma voglio dirvi come mi son sentita alla fine: dopo aver trapassato il dolore dei personaggi non puoi che fare un pensiero del genere:
‘un po’ di giustizia, cazzo!’
Da leggere se: amate i thriller, non vi lasciate impressionare facilmente e se avete voglia di pensare in modo alternativo a un futuro assurdo, ma non improbabile.