Una rabbia da Nordest
Autore: Franco Marcoaldi
Testata: La Repubblica
Data: 17 settembre 2005
Una nebbia persistente e impenetrabile avvolge il Nordest (edizioni e/o) di Massimo Carlotto e Marco Videtta.. Quella che solo pochi anni fa era un'area in formidabile crescita economica, ora se la passa proprio male. Svariate aziende chiudono i battenti, altre spostano altrove la loro attività, mentre i cinesi affittano, uno dopo l'altro, quei capannoni industriali desolatamente vuoti che marcano un paesaggio sfregiato per sempre.
E’ in questo scenario depresso e rabbioso che Carlotto e Videtta congegnano un bel noir, anche se l'interesse del libro va ben al di là dello stretto genere letterario. Enormi fortune economiche accumulate misteriosamente in tempi brevissimi, bande di giovani sciroccati e malavitosi, intrecci occulti tra irreprensibili professionisti e i poteri costituiti, un razzismo strisciante, traffici di rifiuti nocivi, usura, truffe, lavoro in nero, avvento di nuove e vecchie mafie, un giornalismo televisivo locale squallido e pronto a tutto: il quadro in cui si inscrive la misteriosa morte di Giovanna, che sta per sposarsi con Francesco, giovane e brillante avvocato figlio a sua volta del più importante avvocato del paese, è decisamente fosco. Forse fin troppo. Come che sia, gli autori badano a tenere sempre saldamente uniti i fili della storia con una radiografia sociale che pagina dopo pagina si rivela indispensabile ad alimentarla. E come indica chiaramente l'epigrafe del romanzo, il vero cuore del libro è la famiglia: ultimo collante, nel bene e nel male (parrebbe soprattutto nel male), di una società terremotata in tutti gli altri gangli tradizionali. Tant'è che proprio all'interno della famiglia si troverà la soluzione di un caso che sembrava solo e soltanto passionale, mentre finisce per coinvolgere gli oscuri assetti di potere di un'intera comunità.