Claudio Bucci è stato un uomo potente, un politico della Prima Repubblica. La corsa per il successo ha segnato la sua esistenza. A settant'anni un incontro inatteso e lungamente evitato lo spinge a raccontare i segreti della sua storia con cinico disincanto. I sogni, l'ambizione e l'ascesa in un'educazione sentimentale che parte dalla provincia dei primi anni Quaranta e prosegue nella Roma dell'immediato dopoguerra. Claudio conosce la fine del fascismo e la nascita dei Comitati Civici. È in coda con i "fagottari" sulla Via del Mare e dentro i bordelli affollati del centro storico. È immerso in fumose sezioni di partito e conquistato dall'ambiguo fascino dei suoi meccanismi. Tessere, correnti e congressi, protettori e compari dominano l'orizzonte di Claudio, fino alla scoperta del grande amore per un'unica donna. Ma nell'irrinunciabile lotta per rimanere in alto il compromesso si fa pane quotidiano. Il come eravamo di una generazione narrato da un uomo con il demone del comando.
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