Nessuno si salva da solo, dice la Mazzantini.
E' questo quello che ho pensato quando ho finito di leggere l'ultimo libro di Viola di Grado, Cuore Cavo.
Cuore Cavo è una bellissima storia di vita, nonostante inizi con un suicidio. E' così vera e cruda e forte e realistica che a tratti toglie il fiato.
Viola ha solo venticinque anni ma scrive con una maturità a mio parere impressionante. Senza filtri. Avevo già letto Settanta acrilico trenta lana, e mi era piaciuto molto. Questo, mi ha emozionato ancora di più.
Perchè Dorotea, la protagonista del libro, saremo tutti noi, prima o poi. E tutti noi, ora, abbiamo indubbiamente una Dorotea accanto.
Cuore Cavo è disperazione, coscienza di sè, riflessione, vita che non si ferma mai, nonostante tutto. Cuore Cavo è amore incondizionato verso le persone, le abitudini, la quotidianità. E' aggrapparsi alla vita anche quando la vita, quella vera, non c'è più. E' un bisogno disperato di amare e di essere amati.
Cuore Cavo è "solo" centosessantasei pagine che t'insegnano come se fossero cinquecento, e merita di essere letto anche solo per le sue ultime dieci.
Cuore Cavo è speranza. Una speranza che, timidamente ma con coraggio, arriva.
Perchè, davvero, nessuno si salva da solo.
Bastano due ore, in divano, una domenica sera qualsiasi.
Leggetelo.