La scelta di un destino criminale
Autore: Stefano Piedimonte
Testata: La Lettura / Corriere della Sera
Data: 24 febbraio 2013
Prendi una donna, trattala male, e sta' a vedere cosa succede. Se la donna in questione è Maria Capasso, protagonista del romanzo di Salvatore Piscicelli, le cose possono prendere una piega imprevedibile. Vita segreta di Maria Capasso è una storia di violenza subita e perpetrata, di azioni e reazioni, di una moglie, una madre, un'amante, che finisce per diventare un'assassina prezzolata e impenitente. Quando suo marito si ammala, lasciandola sola con tre figli e troppe spese a cui badare, Maria osserva il tracollo della propria esistenza. Non si limita ad assistere allo sfacelo come una spettatrice alla finestra, piuttosto reagisce, e lo fa a modo suo, trasformandosi nell'icona della donna maschia, lucida e violenta. La storia, dal plot solido e lineare, si svolge a cavallo fra i palazzoni di edilizia popolare trasformatisi in ghetti fatiscenti che butterano la superficie di una Napoli infetta, e i quartieri della città bene, nei quali Maria mette dapprima un piedino lavorando part-time in un centro di bellezza, e poi vi salta dentro a piè pari, dopo aver incontrato le persone giuste (o sbagliate, a seconda dei punti di vista) che per attrarla a sé non aspetteranno neanche la morte di suo marito Antonio. Non è l'originalità della trama, ciò in cui l'autore ha voluto brillare. Al contrario, Piscicelli, critico cinematografico, sceneggiatore e regista, fa del suo stile crudo e assai funzionale al racconto il suo grande punto di forza. Il filo è sempre teso, l'impenitenza di Maria, che a volte trabocca in una sfacciataggine insolente, ammalia e infastidisce, seducendo attraverso tanti piccoli oltraggi (alla morale, al senso del pudore, perfino a quello del lutto). Non è semplicemente una storia di criminalità o di camorra, sebbene sia anche questo. È la storia di Maria, che come un neonato gettato nell'acqua nuota da subito con scioltezza. Togli via l'acqua, mettici il sangue, e avrai la vita (segreta) di Maria Capasso.