L'intuito arcaico delle donne greche
Autore: Silvia Corino
Testata: L'Indice dei Libri del Mese
Data: 19 febbraio 2013
"Con P amore inseparabili sono la morte e il dolore straziante e impotente, come quello di due bambini che di fronte al proprio criceto inerte non capiscono cosa sia avvenuto e perché, eppure soffrono orribilmente, di un dolore che supera i loro piccoli corpi e il corpicino dell'animale. Se è un familiare a morire, una persona giovane e amata, la sua morte rivela l'impotenza della persona· , il tempo sembra passare più lentamente e perdere di senso, si sente soltanto la fatica del vivere. Le parole diventano più leggere, vane. I due bambini biondi devono essere fratelli e stanno seppellendo nella sabbia un criceto bianco". Forse nell'incipit di un romanzo non è contenuto tutto il romanzo. In questo caso non vi sono nemmeno i personaggi che faranno poi parte della storia, ma vi è la forza e gli elementi che la comporranno. Vi è dolore e morte e fratellanza e sentimenti di dolore condiviso nel silenzio. ·È un breve romanzo, con la forza e lo spessore di un classico, con tutto ciò che un classico deve possedere: innanzi tutto l'amore, nelle sue dimensioni meno consuete e nella sua forza dirompente e assoluta, senza mediazioni e possibilità di fuga Elemento cruciale da romanzo classico, antropologico, è anche un tema purtroppo nuovamente attuale ed è la sepoltura dopo la morte in guerra. Ettore, l'indimenticabile eroe greco, viene t;estituito al padre per essere sepolto. Questo atto così fisico in verità nasconde un bisogno antico e fondamentale di rito finale, di congedo dai nostri cari. Ma non tutti possono seppellire i propri morti, e nel caso di Marcello, militare rapito in Afghanistan e non più ritrovato ma protagonista-assente del romanzo; il rito non può avere luogo, sostituito da cerimonie della modernità insoddisfacenti come una cassa vuota. La consegna degli effetti personali alla famiglia costringe il commilitone e amante di Marcello, Luca, al viaggio e all'incontro con Agar, la nonna cretese di Marcello, e il romanzo segue un filo che vede alternarsi ai· ricordi silenziosi dei due personaggi gli impetuosi confronti tra di loro nel corso dei quali Luca desidera imporre all'anziana donna l'accettazione del rapporto che lo legava al nipote. Le due personalità a confronto non potrebbero essere più diverse e dall'evocazione dei loro destini si sviluppa un racconto di vite diverse nello spazio e nel tempo. Su tutti spicca il personaggio indimenticabile e forte, degno di un classico, di Agar: una bambina che doveva essere un maschio, tanto debole nel ·corpo quanto granitica nella volontà, che, giovinetta, incontra un medico italiano durante la seconda guerra mondiale, lo sposa contro il volere dei familiari e lo segue in Italia. Marcello, suo nipote, conosce anch'egli l'amore grazie a una guerra, nell'esercito, dove trova insieme la propria fine, in un ambiente alieno, nel quale i talebani sfrecciano in lontananza come fagotti abbarbicati a motociclette e le mitragliatrici paiono ectoplasmi di un videogioco. Le due guerre, quella del passato e quella del presente, sono su due specchi temporali contrapposti, come Agar è lontana e diversa da Luca e da suo nipote, che tuttavia comprende da sempre, con l'intuito arcaico delle _donne greche. E in un modo misterioso e nostro malgrado, questa donna che non è amabile perché ha troppo sofferto la sua dissonanza con il proprio tempo ma che ha una fisionomia originale e mai scontata, ci entra dentro. e lì resta.