È un periodo particolare per l’Italia, questo, un periodo difficile: la nostra democrazia, tutto sommato giovane, è messa a dura prova da una persistente fase di crisi economica, sociale e politica. La società come la conosciamo appare a rischio: insieme ad essa, le certezze di chi in questa democrazia è cresciuto dandola per scontata paiono scricchiolare e si avverte -si teme- un cambiamento che pare prossimo.
Ma dove tenderebbe un cambiamento così radicale, qualora ci fosse? Cosa accadrebbe se, approfittando delle incertezze, si imponesse un solo partito, eliminando le opposizioni, e se questo partito stipulasse con gli italiani un contratto in cui promette il bene più desiderato in assoluto? Insomma, siamo sicuri che dietro l’angolo delle prossime elezioni non ci aspetti il Partito della Felicità?
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