L'isola del tesoro!!! di Sara Levine
Autore: Mary Adorno
Testata: Wuz.it
Data: 22 novembre 2012
Quali influenze possono giocare su di noi i grandi classici della letteratura? E se il risultato fosse la follia?
Sara Levine, insegnante americana di scrittura creativa, esordisce con il libro L’isola del tesoro!!! e ci scaraventa come il più crudele dei pirati in un mare di avventure capitanate dalla nostra protagonista, una venticinquenne assai scapestrata che ha sviluppato una passione al limite dell’ossessione per L’isola del tesoro, quella vera, di Stevenson.
La nostra eroina lavora in una Pet Library, uno di quei posti dove si noleggiano gli animali domestici (gatti, criceti, cagnolini, pesci e anche lama), e ogni giorno pulisce le cassette dei bisogni, lucida il pelo delle bestiole, spunta le unghie ai conigli e si occupa poco amorevolmente di “un branco di mammiferi scorbutici”.
Lars, il suo poco vitale ragazzo, ha il vantaggio di offrirle un tetto gratuito e Rena si rivela un’amica comoda per i momenti di solitudine. La sua famiglia, all’apparenza normale, è faticosa da sopportare.
La sua vita insomma è, a suo dire, scontata, banale e eccessivamente piatta.
Tutto sembrerebbe senza sbocco fino a quando la lettura dell’Isola del tesoro non dà una svolta alla sua grigia esistenza. Le esperienze avventurose di Jim Hawkins, del pirata Long John Silver, del capitano Smollett e di tutta la ciurma diventano un modello da imitare.
Priva di equilibrio mentale, caratteristica che Sara Levine fa emergere in ogni istante, comincia a improntare il suo comportamento ai valori dei suoi beniamini - audacia, risolutezza, indipendenza e “battersi la grancassa” - , ma la vita reale presenta delle evidenti differenze rispetto alle avventure letterarie. L’audacia diventa la sfrontatezza, la risolutezza diventa la capacità di prendere decisioni senza raziocinio, l’indipendenza quella di non farsi soffocare dal lavoro e “battersi la grancassa” quella di sfidare chiunque capiti a tiro e vantarsene.
Le naturali conseguenze di questa irrevocabile decisione sono: liberarsi del lavoro, rubare i soldi alla propria responsabile per comprare un pappagallo (evidente richiamo allo Spot di Stevenson), ficcarsi nella casa di Lars senza chiederne il parere e maltrattare l’amica, perché è giusto essere sincere e dirette. Le avventure per la nuova ciurma non mancano anche se il tesoro del capitano Flint (il leggendario proprietario del tesoro perduto dell’isola) non sembra essere all’orizzonte.
Un’eroina poco affidabile, assai imprevedibile e a tratti fastidiosa come una zecca.
L’isola del tesoro!!! è un libro veloce come un lampo, vivace, impertinente e folle come la sua protagonista. Sara Levine ci descrive una vita stravolta dalla lettura di un romanzo, ci fa correre dietro la sua eroina, ci scatena sentimenti di simpatia e antipatia verso i suoi comportamenti sgarbati e maleducati, ci fa ridere con le sue osservazioni sardoniche e politicamente scorrette.
In conclusione, verrebbe da dire: non imitate i nostri attori – i protagonisti dei nostri classici –, potrebbe essere pericoloso.