La notte alle mie spalle di Giampaolo Simi
Autore: Paolo Petroni
Testata: Ansa.it
Data: 28 giugno 2012
Ecco una storia di quella violenza famigliare che troviamo cosi' spesso sulle pagine dei giornali, ma che riesce a staccarsi dalla cronaca per farsi percorso esemplare e chiudersi con un'apertura alla speranza, nonostante tutto, nonostante i sentimenti ostili che suscita e grazie a una sofferta, dura presa di coscienza.
C'e' un uomo infatti, Franco Guerri, che racconta in prima persona e, autodefinendosi ''il mostro'', cerca nei modi piu' impensati e indiretti, sfruttando pure quel che gli permette il mondo moderno e il Web, di entrare in contatto con la figlia Caterina, che e' al liceo e che lui non vede e non sente da una decina d'anni. Tra l'altro pare la bambina sia abbastanza disadattata, tanto da avere diritto a una insegnante di sostegno con la quale l'uomo prova a intercettare senza farsi riconoscere. Dall'altra parte ci sono infatti degli zii pieni di soldi e senza figli che pensano con quelli di risolvere qualsiasi problema, compresi quelli della ragazza che li chiama ''i 2 stronzi''.
Il romanzo, con i suoi risvolti neri e alcune pagine, pochissime, anche cruente, e' il racconto di questa ricerca, alternato con una serie di flashback in cui viene presentata la vita come era prima di quei dieci anni che Guerri ha passato su un isola, tanto che ormai il mare e l'isola sono un suo incubo notturno, per far fronte al quale deve ricorrere a gocce di litio, che cerca di non prendere o di ridurre al minimo, correndo poi disperatamente a cercarle nei momenti di crisi.
Guerri era un uomo di successo, rappresentante e procacciatore di affari per una grossa azienda tipografica in Toscana, che si racconta in prima persona, da quando riusci', grazie anche a uno stratagemma, a sposare la piu' bella della classe, Elisa Domini, apparentemente pero' non la piu' intelligente e da cui ha una bambina meravigliosa, a comprarsi una villetta e fare una vita un po' da famiglia del Mulino Bianco. E ancora da quando fa fuori il suo collega anziano, non facendosi remore a sputtanarlo sulla sua vita privata, per venir promosso, a quando Elisa decide di voler lavorare e comincia ad aiutare la campagna elettorale di un'amica di famiglia e a scoprire ''la vita'' fuori delle mura domestiche e delle cene aziendali. A questo punto, dire di piu', di un romanzo che vale non per la sua suspence, ma che su quella anche e' stato costruito, nel disvelarsi a poco a poco, sarebbe scorretto.
Si tratta infatti di un romanzo ben scritto, che ha trovato la sua lingua giusta, molto ben costruito perche' punta, prima che sulla vicenda tragica, sul rosa che diventa nero, sull'umanita' del protagonista, sui sentimenti, gli sbandamenti, la forza di volonta', l'amore per la figlia a prescindere dal poterla rivedere, ma solo per ridarle fiducia e spingerla a reagire, a uscire allo scoperto. E il tramite, il grimaldello che riuscira' ad aprirgli quella porta sara' la letteratura, la lettura come scoperta e conoscenza, sara' il romanzo ''Cime tempestose'', del cui protagonista Heathcliff prende il nome in rete per non farsi riconoscere e alla cui lettura convince la figlia.