Giulia 1300 e altri miracoli
Autore: Elisabetta Bolondi
Testata: SoloLibri.net
Data: 13 maggio 2012
Il libro di esordio di Fabio Bartolomei, pubblicitario romano, comincia in un modo un po’ confuso (i tre personaggi che raccontano i loro insuccessi appaiono un po’ opachi, forse anche scontati), ma poi il romanzo decolla e diventa sempre più sorprendente, scoppiettante, musicale, miracoloso.
Ecco dunque Claudio, che manda in malora un supermercato di famiglia per la sua insipienza; Fausto, televenditore di orologi in tv, a metà tra un guitto e un piccolo imbroglione; infine Diego, impiegato in un autosalone, venditore furbo di bolidi di cui non condivide lo stile aggressivo, stanco di un amore che si trascina per la giovane Alice, che nello scorrere del romanzo ne diventa il protagonista.
I tre sfigati, falliti, velleitari, diversissimi per carattere, aspirazioni, gusti si trovano casualmente a visitare un casale semidiruto in vendita e prendono l’improvvisa decisione di mettersi in società: con l’intento di realizzare un agriturismo, lo comprano mettendo insieme tutte le loro risorse, denaro, competenze e lavoro. In realtà i soldi sono pochi, le competenze assenti, di lavorare non sono proprio capaci... Di fronte al fallimento del progetto appena abbozzato, mentre lo scoraggiamento sta prendendo il sopravvento, ecco manifestarsi alcuni eventi, sempre più inattesi, insoliti, stravaganti: i tre presto diventano molti di più. La prima apparizione è quella di un anziano camorrista, Vito, che a bordo di una scassata Giulia 1300 viene a chiedere il “pizzo” ai nuovi imprenditori appena insediati. Vito viene rapito, la sua Giulia sepolta, ma la radio dell’auto continua a suonare musica classica anche dal fondo della buca... ed è questo il miracolo che farà dare una svolta alla vita e alla visione del mondo dei tre quasi amici.
Nella comunità del Casale, soprannominato “dei pazzi”, fanno la loro comparsa tre africani, raccoglitori di pomodori pronti ad aiutare, in cambio di nulla, la nostra scalcinata compagnia. Malgrado la diffidenza che suscitano all’inizio, Abu, Alex, Samuel si riveleranno preziosi per l’impresa e il loro ruolo sarà decisivo nel lancio dell’agriturismo; e poi compare l’unico personaggio femminile, Elisa, giovane donna capace di tutto, ottimista, libera, concreta, oggetto di un nuovo tipo di amore da parte dell’introverso Diego.
Nel romanzo, ai toni allegri e disinvolti si alternano pagine serie, profonde, coinvolgenti. Il rapporto con i camorristi, diventa oggetto di un’amara riflessione sulla mafia da parte di Diego:
“La mafia non è capace di conquistarsi uno spazio proprio, sa prosperare solo dove la società lascia dei vuoti. Se le famiglie lasciano dei vuoti, se la scuola lascia dei vuoti, se lo stato lascia dei vuoti, la mafia conquista terreno…”
E ancora mentre cresce il rapporto fra i diversi personaggi, all’inizio dell’avventura comune così lontani e disomogenei e ora capaci di sedersi intorno ad un tavolo, dopo una giornata trascorsa a lavorare ad un comune progetto, ecco i pensieri che scaturiscono:
“L’amicizia ha bisogno di storie, di avventure da condividere, di racconti che riescano a tenerti attorno a un tavolo e ti diano sempre nuovi motivi per brindare. Ridiamo ancora e la pancia, sottoposta a questo esercizio per lei nuovo, inizia a dolermi. Vedi, mi dico, l’amicizia fa bene anche agli addominali.”
Particolarmente riuscita la figura del camorrista, che adora la musica classica di cui è grande conoscitore, e dell’immigrato africano Alex che, volendo imparare l’italiano, impara a memoria le poesie di Montale. Insomma nel testo si alternano diversi registri espressivi, diverse atmosfere, un diverso uso del linguaggio, in un alternarsi di toni colloquiali e molto concreti e divagazioni colte e riflessioni etiche.
Pubblicato da E/O nel 2011, “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei è un libro imprevedibile, allegro, ottimista, insomma miracoloso, come la vecchia Giulia 1300, icona di un tempo felice, quello del boom degli anni sessanta, quando tutto sembrava possibile e a portata di mano.