Protagonisti quasi esclusivi di questo libro sono la cinquantaduenne Vivì Cholevas e il figlio Linos, trentenne, condannato all'ergastolo. Approfittando di una licenza premio di cinque giorni che il tribunale ha accordato al giovane (condannato nel 1997, la storia del romanzo si svolge nel
2007), Vivì decide di concedere a se stessa e al figlio una breve vacanza nella zona archeologica di Delfi, l'ombelico del mondo antico, nella speranza di recuperare il rapporto con Linos, nel contempo vittima e carnefice, e di rivelargli che dieci anni prima è stata proprio lei a denunciarlo alla polizia e a farlo incarcerare. Nel corso della narrazione emergono tutti i dettagli relativi all'infanzia e all'adolescenza di Linos, al disadattamento del ragazzo, alla storia personale di Vivì, al modo in cui quest'ultima scopre che il figlio è uno stupratore seriale e un assassino, fino all'elegiaca conclusione, altamente simbolica.