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Recensione: La Donna allo Specchio di Eric-Emmanuel Schmitt

Autore: Rory
Testata: Il Colore Dei Libri
Data: 19 marzo 2012

Anne, Hanna e Anny sono tre donne che vivono in epoche e stati diverse... Queste tre donne non hanno solo il nome che le accomuna, le loro storie sono simili e le loro vite sono intrecciate...

Non è facile descrivere questo libro, così come non è facile riassumerne la trama.
Le protagoniste sono tre donne dallo spirito libero, ma nello stesso tempo tristi e che non hanno ancora capito ciò che davvero vogliono: vite travagliate, difficili, cariche di tristezza e che cercano di riemergere, trovare il proprio equilibrio e di dare una ragione alla loro esistenza...
Il racconto alterna le storie delle tre donne, un capitolo ciascuna, in questo modo il lettore le scopre piano piano, entra nelle loro vite e diventa osservatore di queste tre vite così distanti, ma così uguali.
Impeccabile lo stile dell'autore, che descrive meticolosamente le emozioni provate dalle tre protagoniste e la ricostruzione dei luoghi in cui si svolge la narrazione è talmente minuziosa e perfetta che chi legge "vede" e "vive" ogni luogo...
Forte il messaggio che vuole dare Schmitt: inizia con la mentalità chiusa e ristretta di un paesino belga, Bruges, del 500, dove l'ignoranza dominava sulla popolazione e dove la superstizione e la religione spesso avvelenavano le menti e facevano si che la gente vedesse e temesse ciò che non c'era... Ci si sposta poi a Vienna, una Vienna aristocratica di inizio 900: la donna è vista come un involucro, il mezzo per portare avanti la progenie, un mondo in cui la donna non è mai tenuta in considerazione e deve dipendere totalmente dall'uomo... Ed infine Hollywood ai giorni nostri: qui la donna fa del suo corpo la sua arma migliore, la usa per ottenere ciò che vuole, ma non è una vittoria perché si svende e finisce per sentirsi vuota ed infelice, cercando un po' di sollievo in droghe e alcool... Tre donne, tre esperienze, te mondi differenti, ma alla fine il dolore è lo stesso, la donna nonostante il passare degli anni deve continuamente lottare per farsi rispettare, deve continuamente dimostrare qualcosa e non sempre ci riesce, spesso deve sacrificare tutta se stessa...
Molte le metafore usate durante il racconto: un linguaggio incisivo che si insinua nel lettore, che con forte empatia si sente vicino alle protagoniste trovandole a volte sciocche, altre volte odiose, ma soprattutto forti e coraggiose...
Lo specchio del titolo è quello in cui le tre donne alla fine si "specchiano" rivelando le loro debolezze, scoprendosi inadeguate al modo in cui vivono, insoddisfatte di ciò che hanno e realizzando che la loro felicità non risiede in ciò che hanno, perché loro sono diverse...
Alla fine le tre storie si intrecciano ancora di più una nell'altra, si scoprono legate e facenti parte di un unico disegna: un finale che sorprende, un cerchio che finalmente si chiude...
La donna alo specchio non è un romanzo facile, non lo si legge velocemente, ma lo si vive, lo si assapora e lo si comprende piano piano, senza fretta, immergendocisi completamente e senza riserve: bisogna sorseggiarlo con delicatezza perché la forza delle storie narrate trascina e stordisce, facendo risultare la lettura pesante, anche se non è mai noiosa.