Eric-Emmanuel Schmitt, La donna allo specchio
Autore: Giuseppe Roncioni
Testata: PULP
Data: 16 marzo 2012
Schmitt possiede la naturale capacità di entrare nelle intime pieghe dell'animo femminile. Lo conferma apertamente questo suo ultimo romanzo, nel quale egli racconta la storia di tre donne accomunate dallo stesso nome, Anne, Hanna e Anny, e da una forza che le spinge ad affrontare e a spendere la loro vita in nome della libertà. Anne vive nelle Fiandre del XVI secolo e ben presto si ribella al destino preconfezionato dalle persone che la circondano, scegliendo, invece, di collocarsi ai margini della società. In questa nuova dimensione esistenziale, Anne costruirà un proprio spazio per difendersi dalla falsità degli uomini e ricreare un contatto più vero e profondo con la natura, tanto da riuscire a parlare con piante ed animali, proprio come accadeva a San Francesco. Ma gli altri proprio non riescono a tollerare la sua diversità che, puntualmente, sarà condannata e punita in maniera crudele. Nonostante la feroce cattiveria dei suoi contemporanei, Anne troverà ugualmente il modo di far andare oltre i limiti del tempo la sua affascinante unicità. Si arriva, così, agli inizi del Novecento, nella Vienna in cui le teorie freudiane iniziano ad avere una contrastata diffusione e dove vive Hanna, in apparenza un modello sociale di donna da invidiare, che, nelle lettere spedite alla sua amica del cuore, sfoga un profondo disagio che rafforza in lei un crescente stato di infelicità. Anche in questo caso, la protagonista avrà il coraggio di scompaginare la propria vita, chiudere con tutto e tutti e affermare se stessa con l'aiuto della psicanalisi. Anche Hanna non avrà nessuno sconto dalla vita e pagherà a caro prezzo la scelta fatta, alla quale resterà coerente fino alla fine. Anny, invece, è una star di Hollywood dei nostri giorni che sta distruggendo con la droga il proprio corpo. Per non precipitare nel baratro, Anny girerà le spalle alla propria quotidianità. Lasciati gli Stati Uniti, si ritroverà a girare un film a Parigi. Quella che sembra essere una semplice e poco onorevole fuga per sopravvivere, si trasformerà in un'inaspettata possibilità d'incontro con la vita delle altre due donne, che Schmitt organizza grazie a un finale che riuscirà a sorprendere il lettore.