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La ballata di Mila, Matteo Strukul

Autore: Giorgio Picarone
Testata: L'angolo del nero
Data: 17 febbraio 2012

"La ballata di Mila"(Ed. E/O, pag. 198, Euro 17,00), romanzo di esordio di Matteo Strukul, è definibile come l'omaggio italiano al capolavoro di Tarantino, Kill Bill. Con qualcosa in più però. Il racconto, incentrato sulla vendetta della protagonista Mila Zago, bella e letale, ci porta ad esplorare un territorio, la provincia veneta, con sguardo attento, affascinato ma anche critico nei confronti di un cambiamento globale che nonostante sia sotto gli occhi di tutti nessuno vuole vedere. Il cambiamento è rappresentato dalla questione cinese ed in particolare, alle Triadi che infestano e sono penetrate a fondo nel substrato della società veneta. A contrapporsi a loro, la banda di Rossano Pagnan che in fatto di violenza non è certo da meno. In questa lotta fra bande per la spartizione del territorio si muove la protagonista e il suo desiderio di vendetta. Il linguaggio feroce,violento , molto "colorato" rende questo romanzo vero, sincero e particolarmente piacevole alla lettura. Il finale poi, una vera carneficina, ricalca bene la tradizione dei romanzi pulp con chiaro riferimento alla tradizione fumettistica. Ricordando inoltre che il personaggio di Mila Zago era già apparso sul Manifesto, in un racconto dal titolo Bambini all'inferno, il libro lascia aperto  un probabile ritorno di questa bellissima vendicatrice dai dreadlocks rossi. Unico neo alla struttura del racconto è l'inserimento di un diario, parallelo alla narrazione, in cui Mila racconta il suo passato e il perchè è diventata una macchina per uccidere. Forse tutto questo sarebbe stato più congeniale al racconto farlo scaturire dal racconto stesso e l'inserimento di queste "parentesi" appare agli occhi del lettore una forzatura. Nel complesso comunque  un'ottima opera d'esordio che consiglio di leggere per divertirsi e anche porsi qualche domanda perchè ormai il pulp e il noir sono diventati specchio della società in cui viviamo.