Caryl Férey, un giallo tra polar e noir
Autore: Guido Michelone
Testata: La poesia e lo spirito
Data: 25 febbraio 2012
Joe Strummer del titolo è il leader e chitarrista dei Clash, gruppo punk inglese degli anni Settanta, noto anche per l’attivismo politico: è la musica preferita dal protagonista del romanzo, lo scorbutico Mc Cash, cinquantenne irlandese, già terrorista nell’IRA, quindi regolare agente in varie località francesi. Agile e prestante ma con un occhio di vetro, dolori su tutto il corpo, la consapevolezza di essere gravemente malato, Mc Cash si licenzia improvvisamente dalla polizia quasi per obbedire alle richieste di una delle tante ex mogli, che in una lettera,poco prima di morire, lo mette al corrente dell’esistenza di una loro figlia, Alice, di otto anni, che vive con una famiglia adottiva nel piccolo villaggio di Montfort-sur-Meu vicino a Rennes. Partito alla ricerca della bambina, Mc Cash s’imbatte in un misterioso omicidio, che sarà il primo anello di una lunga catena di delitti collegati a loro volta a traffici loschi dalla pedofilia alla corruzione politica. E qui il racconto prende corpo in maniera efficacissima, alla maniera del miglior polar francese, con qualcosa anche del noir americano: Mc Cash, come tanti altri suoi colleghi letterari è il classico giustiziere anarcoide, in apparenza anaffettivo (in quanto grezzo, scorbutico, maleducato), in realtà alla ricerca di nuova identità, forse addirittura desideroso di affettivi nobili, sinceri, duraturi. Uomo incorruttibile, Mc Cash si fida a naso della verità altrui e trova quindi nella giovane mulatta Saholy, la bella assistente sociale che di fatto salverà Alice, un punto di riferimento per un happy end preceduto da una raffica di colpi di scena della miglior tradizione pulp, dove Mc Cash non lesina a fare a cazzotti e soprattutto a impugnare il revolver per farsi giustizia da sé. L’abilità, quasi cinematografica – che rivela forse nel giovane autore una conoscenza profonda e un’adesione ideale non solo alla narrativa ma pure a film e telefilm di questo tipo – nel comporre ogni capitolo con un montaggio serratissimo, fanno di questo libro un vero cult nell’attuale scena gialla; e l’idea, infine di intitolare proprio i capitoli come tante canzoni dei Clash di Joe Strummer, rende omaggio a un gruppo che basa la propria forza proprio sulla secchezza dei tratti e sulla rapidità dell’esecuzione.