Ci troviamo a Parigi, in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia, qui vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste Renée, rappresentazione fisica dello stereotipo di portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, si direbbe, se non fosse che Renée è un'autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese e dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste. Poi c'è Paloma, dodicenne brillante e figlia di un ministro, che is nasconde sotto un velo di mediocrità dal quale scruta l'ambiente circostante e che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita. due personaggi in incognito, ignari l'uno dell'impostura dell'altro, che si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco Giapponese, il solo che saprà smascherare Renée.