Matt Freeman: un nome che è una contraddizione in termini per il protagonista del brillante romanzo Tiratemi fuori di qui di Henry Sutton. Matt - un nome che suona quasi come mad: e Matt Freeman è un pazzo, questo è certo -, è tutt'altro che un "uomo libero". È totalmente schiavo di un mondo che lo travolge con la sua velocità, sedotto e tradito dalle promesse della tecnologia, intrappolato nel vortice del consumismo moderno, invidioso del possesso degli altri, bersaglio di ingiustizie commerciali. Proprio in quest'ultima situazione lo incontriamo, mentre cerca di ottenere un rimborso per il suo paio di occhiali costosissimi, presunti indistruttibili, dal design unico, in un ottico a Canary Wharf, Londra. È già la terza volta in un mese che i suoi Lindberg si rompono, nonostante gli avessero assicurato di aver montato le lenti migliori sul mercato. E della politica aziendale non ne vuole davvero sentire: vuole il rimborso, non l'ennesima sostituzione.
Matt Freeman è giovane, alla moda, è un imprenditore di successo con contatti importanti perfino in Corea del Nord. Vive a Londra, non sopporta il disordine, la finta ricchezza, le cose che non funzionano. L'apparenza è tutto per Matt. È ossessionato dalle grandi firme, dai locali di lusso, dal potere di acquisto, e vive un'esistenza del tutto sconnessa dalla realtà, in una Londra che mostra sempre più evidenti gli effetti della recessione economica, dove regna il culto dell'esteriorità e la violenza nasconde un disagio profondo. Crede di essere continuamente vittima di ingiustizie e giustifica le proprie azioni come l'unica possibile forma di autodifesa, con un cinismo e una capacità mistificatoria che niente può scalfire.
Matt è pazzo e pericoloso. Per sé e per gli altri: per i familiari e gli amici, perché è assetato di vendetta ed è pronto a tutto per ottenere una rivalsa sociale e personale; per le donne che frequenta e le ex-fidanzate intorno alle quali continua a girare, oggetto delle sue violente fantasie sessuali e smanie di possesso.
Henry Sutton dà voce alle follie psicotiche di Matt, a una personalità maniacale, disturbata, distorta, sulle orme di un grande classico del genere, American Psycho (ma senza la profondità dell'analisi sociale e psicologica di Bret Easton Ellis). Tiratemi fuori di qui è un thriller psicologico dal ritmo serrato e incalzante, vorticoso, allucinante, a tratti surreale, che sfida il lettore a una dura prova di comprensione, e che in molte delle sue esagerazioni rivela il lato inquietante della piega che la nostra società ha assunto.