Estasi culinarie
Autore: Viola Bianchetti
Testata: Finzioni Magazine
Data: 11 gennaio 2012
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2. Estasi culinarie, Muriel Barbery. Monsieur Arthens, insigne critico gastronomico ormai sul letto di morte, ricerca nella memoria l’unico sapore che vorrebbe gustare di nuovo, e così le innumerevoli pietanze da lui assaggiate diventano il veicolo di un viaggio fra ricordi, sensazioni, emozioni. Banchetti sontuosi, prelibatezze raffinatissime, capolavori di grandi chef, ma anche pasti dell’infanzia, sapori ruvidi e primitivi, pieni e genuini, oppure bocconi solitari di cibi sgarbati. Ogni sapore evoca un luogo, un tempo, una percezione, aggiunge un tassello alla personalità e alla storia di questo cinico e sprezzante esteta del gusto. La cucina si rivela un’esperienza culturale e spirituale, e forse, per Monsieur Arthens, l’unico modo per relazionarsi in una società borghese sempre più incapace di rapporti affettivi, una via di uscita a un mondo aristocratico, freddo, arido nella forma più alta di estetica: l’estasi culinaria.