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L'amica geniale

Autore: Barbara Caffi
Testata: Cremona On Line
Data: 6 dicembre 2011

Chi è tra Elena e Lila L'amica geniale? La prima, che sa affrancarsi dal rione popolare in cui vive aggrappandosi ai libri o allo studio? O la seconda, «secca come un'alice salata», che gira armata di coltello, lascia la scuola ma impara da sola il latino e il greco e che, ormai elegante come Jacqueline Kennedy, fa girare la testa agli uomini del quartiere? Elena Ferrante — scrittrice/scrittore che mantiene rigorosamente l'anonimato pur avendo libri di grande successo— lascia ai lettori non solo la risposta, ma anche una storia in sospeso. Elena e Lila nascono a Napoli sul finire della guerra e coltivano un'amicizia assoluta e feroce, come assoluta e feroce è la loro infanzia di bambine povere in un quartiere dominato dalla violenza e da un senso quasi immanente del male e della rassegnazione. La loro storia comune nasce come in una fiaba, affrontando mano nella mano prima il buio delle cantine e poi Don Achille, il cattivo del quartiere, l'orco archetipico. Da quel momento Lenù (che del romanzo è voce narrante) e Lila vivranno un rapporto simbiotico, l'una essenziale e speculare all'altra, con quel misto di amore totale, competizione e invidia che rende ogni rapporto umano sfaccettato e contradditorio. In questo romanzo, primo di una trilogia annunciata, Ferrante torna ad alcuni dei suoi topoi ricorrenti, da una descrizione non indulgente del ventre di Napoli alla memoria dell'infanzia, dalle prevaricazioni di un mondo ostile fino all'incursione nel femminile e nel dolore.