Nuovo giallo a Nordest tra politica e traffici
Autore: Niccolò Menniti Ippolito
Testata: Il Mattino
Data: 13 novembre 2011
Ammettiamolo: che il Camilleri del Nordest sia un tedesco, un po' lascia perplessi. Ma Veit Heinichen è poi un personaggio di tale simpatia che si è contenti che sia stato proprio lui a raccontare, attraverso le indagini di Proteo Laurenti, commissario in servizio alla questura di Trieste, l'intreccio tra economia, politica, corruzione, malavita internazionale che si annida nei gangli vitali di un'area produttiva e innovativa. «Il Nordest è molto sviluppato – dice Heinichen – di qui passano ogni anno 50 milioni di camion, ci passa tutta l'Europa, ci sono magazzini enormi, quindi c'è anche la criminalità più avanzata». Tutto questo lo dice nel suo italiano alla Ratzinger, come lui lo definisce, condividendo spesso le analisi di un autore che sente vicino come Massimo Carlotto. Da due giorni è in libreria il settimo libro che vede come protagonista Proteo Laurenti. In Nessuno da solo (18 euro, p.384, 18 euro) il commissario, meridionale di nascita ma triestino di adozione, si trova ad indagare su ricatti sessuali a politici e traffico di caffè. Ed era inevitabile vista la triestinità acquisita di Heinichen. «Quando mi chiedono perché ho scelto da quasi vent'anni di vivere a Trieste non so cosa dire. Forse è che qui Basaglia ha aperto i manicomi e quindi noi matti siamo la maggioranza ». E la prova è che questo libro sia stato presentato non in una normale libreria, ma addirittura in questura e dal questore in persona, anche lui appassionato di Proteo Laurenti. «Certo il caffè è molto importante per Trieste – dice Heinichen – ma io volevo raccontare come anche dietro questo traffico si celino interessi poco puliti. Il caffè è la seconda merce più importante al mondo dopo il petrolio e Trieste è il centro di commercio più importante. Ma dietro il caffè c'è uno sfruttamento violentissimo in Africa e visto che per arrivare dalle piantagioni al bar ci sono 60 passaggi di mano, si capisce bene quanto cose possono succedere». Mail giallo ruota intorno anche ad uno scandalo sessuale che minaccia una deputata inglese e qui viene il sospetto che Heinichen avesse in mente anche qualcosa di molto italiano. «Beh lo scandalo è italiano – dice – perché il fatto accade in Italia,maqueste sono cose che succedono da sempre e anche all'estero non sono da meno. Quando vado in Franciao inGermania a presentare i miei libri e cominciano a parlare male dell'Italia, io dico sempre che dovrebbero pensare prima a quello che fanno loro. Ma a meinteressava soprattutto parlare della manipolazione che oggi la comunicazione fa di tutte le cose. Mi ha molto colpitoche inGermania la frase sulla Merkel attribuita a Berlusconi non sia mai stata tradotta correttamente, una sorta di censura che potrei spiegarmi da parte delle ambasciate per non creare conflitti, ma non da parte dei giornali». Al centro della nuova indagine di Laurenti ci sono anche le distorsioni dei media, attraverso la figura di una giornalista italiana che lavora in Inghilterra. Ma come al solito il giallo è poi internazionale. «I romanzi raccontano la realtà che hanno intorno – dice lo scrittore tedesco – e oggi la realtà è che i confini non esistono. Il mio Nordest comprende anche Slovenia, Croazia, Austria e un pezzo di Germania perché questa è un'area in cui tutto è integrato, anche il crimine. L'Italia è molto avanti, ha metodi di indagine sul crimine organizzato che gli altri non hanno e vengono ad imparare».