Uomini e bestie
Autore: Diana Evans
Testata: Internazionale
Data: 4 novembre 2011
Nel secondo romanzo di Ian Holding, presumibilmente ambientato nello Zimbabwe come il precedente, un personaggio senza nome, mentre fruga in cerca di cibo in mezzo a un deserto postapocalittico, è catturato dai soldati e trascinato in un viaggio con destinazione ignota. Venduto poi a un vecchio uomo e appeso a una corda, ha paura di essere mangiato, fino a quando non viene sequestrato da due giovani che hanno altri piani. Sul retro di un centro commerciale abbandonato incontra il resto della banda dci suoi nuovi carcerieri: un altro uomo e una donna incinta. Viene legato a una carriola su cui giace la donna, che se ne sta a gambe divaricate tra scorte di mais, acqua e lattine di fagioli, e il viaggio prosegue senza meta, attraverso strade aride, improvvise radure, valli di cespugli e raccapriccianti resti umani. I momenti migliori del libro sono quelli che sondano i rapporti all'interno di questa triste comitiva, per esempio gli episodi contrastanti di violenza e tenerezza sessuale tra la donna incinta e il suo uomo. Nonostante i suoi difetti, Uomini e bestie è uno studio stimolante degli effetti disumanizzanti della violenza razziale e dell'oppressione.