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Christelle attraverso lo specchio

Autore: Francesca Tamburini
Testata: La Repubblica - Robinson
Data: 16 novembre 2025

(...) Oggi Christelle Dabos torna in libreria con Noi (edizioni e/o, traduzione di Alberto Bracci Testasecca), e lo fa con una storia completamente nuova, ambientata in un altro universo, eppure riconoscibile. Perché se cambiano i personaggi, i luoghi e le regole, resta intatto lo sguardo: quello che sa scardinare le apparenze, costruire mondi coerenti, raccontare il disagio di chi non riesce ad aderire al sistema. In Noi , quel sistema ha la forma di una distopia ordinata, governata da una Burocrazia Istintiva che assegna a ogni individuo, fin dalla nascita, un "Istinto": un compito, una vocazione, una direzione obbligata. Chi ripara, riparerà per tutta la vita. Chi protegge, dovrà salvare vite umane per salire la scala gerarchica della santità. Chi serve, dovrà sempre farlo con entusiasmo. In questo mondo, l'individualismo è un crimine, la collettività una religione. Ma anche in questo equilibrio apparente, qualcosa comincia a incrinarsi. Claire, la prima protagonista che incontriamo, è una diciottenne che studia alla Scuola della Confidenza. È addestrata ad ascoltare gli altri, a comprenderli, a sostenerli, ma da tempo ha imparato a mentire. Goliath, l'altro protagonista, è un protettore. Gli basta salvare un'ultima vita per essere proclamato Virtuoso e diventare un Santo. Ma comincia a porsi delle domande. E mentre nel silenzio generale alcuni studenti scompaiono nel nulla, le certezze iniziano a sgretolarsi. Si mormora dell'esistenza di una setta, un gruppo clandestino che conosce ogni risposta. Nessuno sa se esista davvero, ma in un mondo dove farsi domande è proibito, anche solo immaginarla può essere una forma di devianza. Nel raccontare questo mondo nuovo, Dabos cambia registro: il tono è più cupo, il ritmo più incalzante, la narrazione alterna i punti di vista, le atmosfere diventano più urbane, industriali. Ma l'anima è la stessa. Come in L'Attraversaspecchi , anche qui i protagonisti si sentono fuori posto, inadeguati, e proprio per questo diventano crepe in una realtà che si voleva perfetta. Anche qui il potere si traveste da bene comune, e solo chi riesce a vedere l'inganno può tentare di ribellarsi. Anche qui, infine, l'immaginazione non è evasione: è strumento di resistenza. Noi è un romanzo di formazione mascherato da distopia. Un viaggio nella società del controllo, dove l'adesione cieca al proprio "Istinto" cancella ogni possibilità di scelta. Dove essere felici non è un diritto, ma un dovere. Dove si può sparire senza che nessuno faccia domande. E dove le domande, proprio come accadeva tra gli specchi, diventano pericolose. Non ci sono arche sospese, in questo nuovo libro. Non ci sono i poteri magici, gli oggetti viventi o i castelli volanti dell' Attraversaspecchi . Eppure, leggendo, si ha la sensazione di essere di nuovo lì: in un altrove dove tutto è possibile e nulla è certo.