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Troppi delitti sull'isola dove non succede mai niente

Autore: Brunella Schisa
Testata: Il Venerdì di Repubblica
Data: 15 agosto 2025

(...) Il siciliano Francesco Musolino ci propone un nuovo investigatore che si muoverà tra le sette isole dell'arcipelago usando il paesaggio, il mare e il caldo come co-protagonisti di una serie che rispetta tutti i canoni del thriller. Le isole sono un perfetto setting per un thriller, ma come mai le Eolie, perché Lipari? «Mi sembrava il posto perfetto per raccontare un contrasto fra la bellezza esagerata dell'ambiente e la crudeltà dell'uomo: i punti altissimi della natura e i luoghi bassissimi della natura umana. I contrasti in questo libro sono fondamentali, c'è la grande bellezza e ci sono le ombre proiettate dai personaggi. Quanto alla scelta delle Eolie, perché lì non c'è la polizia di Stato, ce l'ho portata io». La vice di Garbo, Milena Russo, è una donna segnata, anche fisicamente. Perché ha scelto due inquirenti entrambi profondamente danneggiati? «Volevo fare un una riflessione sulle nostre fragilità. I due parlano al lettore anche un po' di me perché entrambi hanno un grande dolore, una grande sofferenza. Giorgio, il golden boy della polizia, se non avesse un padre ludopatico che gli ha mandato la vita per aria sarebbe un altro uomo. Il grande click è portare in un posto così bello l'animo oscuro degli uomini». Garbo è un uomo analogico, possiede un vecchio Nokia. Come può affrontare una criminalità super tecnologica? «Garbo usa il cervello e un po' lo aiuterà Milena». Garbo non deve occuparsi solo di un omicidio, ma anche di cyberbullismo ai danni di una giovane donna. «La violenza sul corpo delle donne, anche quella digitale, è un tema a cui tengo moltissimo, perché è terribilmente cruento e non se ne parla abbastanza. Le minacce digitali sono veramente inquietantissime, basta entrare su Telegram per avere paura». Sette isole, dunque sette romanzi? «Lo spero, diciamo minimo sette, magari anche di più.».