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Suoni ancestrali

Autore: Nicolas Julliard, Radio Télévision Suisse
Testata: Internazionale
Data: 14 febbraio 2025

Il secondo romanzo della francese Perrine Tripier ci porta in un impero immaginario, sulle orme di una storica chiamata a documentare la riesumazione di un'antica e mitica civiltà. In Suoni ancestrali il suono è onnipresente, nella filastrocca che apre il romanzo come un prologo mitologico e nel gioco degli elementi naturali, vento, pietra e mare, che scandiscono la trama. E c'è anche il canto della conchiglia, strumento musicale primitivo il cui grido lugubre infesta il romanzo come uno spettro. Ci troviamo in una città moderna dove tutto, dall'architettura stravagante alle raffinatezze culinarie, trasmette una sensazione di felicità esagerata. In questa città in riva a un mare nordico, un vasto sito di scavi archeologici promette di riportare alla luce le prime vestigia di una civiltà dell'anno mille, quella dei morgondi, un popolo di marinai guerrieri la cui esistenza era nota solo attraverso miti e filastrocche tramandate di generazione in generazione. Martabée Gaeldish, brillante storica quarantenne, riceve l'incarico di informare il pubblico sui progressi degli scavi. La sua intenzione è spogliare il mito per renderlo storico. I lavori procedono bene e rivelano la raffinatezza dei riti morgondi. Presto però arriva una scoperta agghiacciante: non ci sono donne o bambini tra gli scheletri riesumati dalle prime aree esplorate. Suoni ancestrali si trasforma così in una parabola su un potere autoritario che cerca di riscrivere la storia a proprio vantaggio