«Amore, musica e politica si incrociano nel romanzo Le cicogne della Scala dove le protagoniste sono tutte donne.Il libro ci porta dietro le quinte della Scala di Milano negli anni Trenta, quando il direttore d'orchestra Arturo Toscanini ne aveva fatto un teatro moderno. Qui lavora la giovane Violetta, nata da una relazione clandestina: la madre Juliette è un'ex cantante d'opera di Parigi e il padre un ballerino. Anche Violetta era una promettente danzatrice da piccola, ma un misterioso incidente avvenuto durante le prove l'aveva resa zoppa. Qualcuno l'aveva spinta dalle scale, costringendola ad abbandonare i suoi sogni e a ripiegare sul lavoro di sarta per il celebre costumista Caramba. L'incidente è uno dei misteri che accompagna la storia di Violetta, della madre e della sorella Fiamma, diventata pure lei cantante lirica a Parigi. "Tento di scrivere, mentre tu canti, la storia delle nostre vite", racconta Violetta. "Mia madre se n'è andata con tutti i suoi segreti ben cuciti addosso, ma qualcuno sono riuscita a recuperarlo". Così la ragazza, voce narrante del libro, ripercorre il suo passato, mentre sullo sfondo scorre la storia del teatro milanese tra fascismo e dopoguerra: le vicende politiche, come lo scontro tra Toscanini e Mussolini; la vita delle ballerine tra sacrifici, relazioni fugaci e prostituzione; l'amore passionale seguito dall'abbandono, come quello vissuto da Violetta con Lorenzo. Fino alla scoperta del segreto che ha condizionato la vita della protagonista. Se i personaggi femminili sono frutto della fantasia, gli uomini in posizioni di rilievo nel famoso teatro sono realmente esistiti.[...]»