«I buoni risentimenti, pubblicato in Francia per Riveneuve, è un saggio molto denso e complesso, che affronta i nodi fondamentali del rapporto tra gli intellettuali africani, l’Africa e la diplomazia culturale degli ex-colonizzatori europei. Concentrandosi prevalentemente sul mondo francofono, Elgas identifica nell’accusa di “tradimento” identitario la grande piaga che affligge la ricezione degli intellettuali africani che pubblicano e vivono in Occidente; traccia, inoltre, una distinzione storica e epistemologica tra i concetti di postcoloniale e decoloniale, entrati nel dominio pubblico nel mondo accademico e dalle conseguenze reali tangibili, nel dibattito contemporaneo. Dopo aver analizzato il susseguirsi di narrazioni “afro-pessimiste” ed “afro-ottimiste” proposte dai media negli ultimi sessant’anni, l’autore esplora la difficile realtà degli intellettuali che decidono di restare in Africa, costretti a misurarsi con il soft power degli istituti culturali francesi e con chi invece li accusa di compromissione, millantando una “purezza” identitaria impossibile dell’africa pre-coloniale, mistificazione che impedisce lo sviluppo di un dibattito veramente plurale e basato sui fatti, contribuendo ad alimentare un’immagine di subalternità del Continente, troppo spesso “pensato da fuori” e visto come senza speranza o senza possibilità di cambiamento.»