«Una prosa inesorabile, sincera, distaccata, a tratti quasi rude per quanto diretta e spiazzante. I dialoghi sono spesso protagonisti, insieme alle riflessioni e ai pensieri, il punto di vista dei personaggi però non presenta giudizi, ma una sorta di rassegnazione a come cambiano i tempi, i canoni e l’apparente normalità. Lo sviluppo della narrazione di ciascun racconto è diverso, infatti il primo occupa quasi interamente il romanzo, mentre gli altri tre sono limitati alle ultime pagine del libro.»