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La parte sbagliata di Davide Coppo

Autore: Ivan Carozzi
Testata: Il Tascabile
Data: 27 giugno 2024
URL: https://www.iltascabile.com/recensioni/la-parte-sbagliata-di-davide-coppo/

«Ettore s’immerge senza difese, poco a poco ma inesorabilmente, nel percorso di formazione culturale di un neofascista (anche se la parola “fascista” lo spaventa e lo turba).

È affascinato dalla Tradizione con la T maiuscola (quella che fu interpretata e in un certo senso rivelata dallo storico Furio Jesi, tra gli anni Sessanta e Settanta). Ettore si nutre di una zuppa ideologica fatta di “idee senza parole”, sempre secondo una definizione di Jesi, cioè fatta di simboli e totem ereditati da un passato mitologico. S’inebria mentre guida lo scooter in mezzo alla campagna lombarda e, tutto solo, leva il braccio al cielo nel saluto romano. Quest’ultima è un’immagine che non solo esprime una solitudine ebbra di sé e fanatica, ma è capace di lasciare un segno nella memoria del lettore; un’immagine inedita, potente, considerando quanto il tipico soggetto neofascista sia convenzionalmente romano e fondamentalmente collocato su sfondi urbani e cementizi, non certo in piena campagna.

Coppo ci porta dentro il percorso di formazione intellettuale di un giovane neofascista, ma senza sfoggiare una conoscenza meticolosa della materia, senza eccedere in erudizione. Lo scrittore non vuole avere più conoscenze del proprio personaggio, che in fondo è solo un quindicenne (e poi sedicenne e diciassettenne). Vuole restare fedele allo sguardo e all’inesperienza di Ettore, rendendolo perciò più intero e credibile, mentre lo vede appassionarsi alla storia del militante dell’IRA Bobby Sands o emozionarsi per un like ricevuto da un camerata su un Forum. Ettore diventa fascista perché nella destra trova qualcosa di puro a cui aderire. Come biasimarlo? O meglio: è così che funziona quando hai sedici anni. Si ha sete di purezza e si è un po’ fanatici. O no?».