Quando Ettore nel 2000 dall'hinterland va in città al liceo classico Beccaria da «un mondo piccolo e ordinato» passa al «caos». Disorientato, troverà sicurezza in un gruppo neofascista. È questa «La parte sbagliata» (E/O) cui è intitolato il romanzo d'esordio di Davide Coppo (foto) , nato dalla rielaborazione di una vicenda autobiografica: «Solo in parte è la mia storia - racconta l'autore, nato a Milano nel 1986 -, perché è un mondo che ho frequentato e conosco psicologicamente, la sfida era creare empatia nel lettore con una figura negativa». Narrato attraversando gli anni del liceo, il romanzo tocca anche l'adolescenza e il sentirsi fuori luogo: «La città per chi viene da fuori ha un impatto scioccante per ampiezza e varietà, la violenza nasce anche da chi non ha gli strumenti per resistere a quell'urto».
